Nei giorni scorsi le associazioni sportive di Sabaudia, utilizzatrici degli impianti pubblici, si sino viste arrivare dall’ufficio comunale competente il sollecito di pagamento dei canoni arretrati per le concessioni delle stesse strutture nel quadriennio 2018 – 2022.

Una richiesta inaccettabile quella del Comune, secondo il Partito Democratico di Sabaudia che rischia di mettere in ginocchio dei sodalizi che svolgono attività a favore di bambini e ragazzi.

“Quando si tratta di fare cassa – scrivono in una nota stampa Giancarlo Massimi e Luca Mignacca, rispettivamente capogruppo consigliare e segretario locale del PD – non si guarda in faccia a nessuno. Da una parte non si bada a spese per alcune manifestazioni estive oggetto, peraltro, di interrogazioni e mozioni ad oggi inevase, dall’altro si chiede invece a chi fa attività sociale e sportiva di mettere mano al portafoglio. Tutto ciò in un momento di difficoltà generale per gli aumenti dei costi gestionali, acqua ed energia elettrica in primis”.

Appare evidente, per i massimi esponenti cittadini del partito, “la contraddittorietà della richiesta che non tiene in alcuna considerazione le vicende relative alla pandemia da Covid-19 e le norme emanate dal Governo”.

“Infatti – spiegano – l’articolo 261 della legge 77 del 2000 ha stabilito che, in relazione ai rapporti di concessione di impianti sportivi pubblici era possibile persino rivedere i rapporti mediante la rideterminazione delle condizioni di equilibrio economico-finanziario originariamente pattuite, anche attraverso la proroga della durata del rapporto, comunque non superiore a ulteriori tre anni, in modo da favorire il graduale recupero dei proventi non incassati e l’ammortamento degli investimenti effettuati o programmati. Il Decreto Rilancio prevede inoltre la possibilità per i concessionari di impianti sportivi di concordare una riduzione del canone mensile e rivedere i contratti in essere con scadenza 31 luglio 2023”.

“Ancora una volta – osservano quindi Massimi e Mignacca – si affrontano le questioni senza tener conto delle norme che avrebbero consigliato una rivisitazione delle concessioni alla luce della pandemia, evitando di colpire e penalizzare coloro che fanno sport ed offrono attività sportive ai ragazzi”.
In sintesi “ci preoccupiamo del loro tempo libero e della loro salute e, allo stesso tempo, ci dimentichiamo di chi dedica tempo e risorse alla collettività”.

In virtù di quanto precede, il capogruppo e il segretario dei democratici di Sabaudia sollecitano il Sindaco, l’Assessore al Bilancio e il Delegato allo Sport “a convocare tutte le associazioni che hanno rapporti con il Comune per verificare, anche a fronte di inadempienze amministrative, i presupposti per l’esonero dai pagamenti dei canoni arretrati per il periodo della pandemia da Covid-19 (2019-2021) in particolare per quelle che svolgono attività non agonistica, nonchè per la revisione dei rapporti in essere mediante la rideterminazione delle condizioni di equilibrio economico-finanziario originariamente pattuite, anche attraverso la proroga della durata del rapporto, come peraltro hanno fatto molti Comuni assumendo atti deliberativi in attuazione delle previsioni di legge vigenti”

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