Sabaudia. Prima domenica balneare, stabilimenti pronti, chioschi in via di allestimento, passerelle da ristrutturare

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Prima domenica post ordinanze di apertura della stagione balneare. Alle viste un’estate insolita, surreale per certi aspetti, condizionata da distanziamento sociale, divieto di assembramento, e quindi divieto di praticare sport e giochi di gruppo e, salvo uso del megafono, di scambiare quattro chiacchiere con l’inquilino dell’ombrellone più vicino. A cui si aggiungono prenotazioni, applicazioni web e tracciamento sanitario con rilascio di dati anagrafici e codice fiscale all’atto dell’accesso sia in stabilimenti balneari in concessione sia sulle spiagge libere. Un bel ginepraio nel quale orientarsi non sarà certo agevole. Intanto il lungo ponte del 2 di giugno ha già portato a Sabaudia i proprietari di seconde case, oltre a turisti di lungo corso e visitatori occasionali. Già in ghingheri i lidi storici, ferve ancora l’allestimento dei chioschi che contano di essere al top in tempi brevi. Qualche problema per le spiagge libere dove non tutto è ancora pronto per la partenza. Diverse passerelle per la discesa a mare, infatti, presentano ancora segni di degrado, frutto di logoramento, del passaggio di agenti atmosferici e, non ultimo, di stupido e gratuito vandalismo. Così come sulla strada Lungomare non mostrano una buona cera le staccionate poste per scoraggiare l’impatto antropico sulla duna e neppure le barriere in legno poste per il contenimento della caduta di sabbia sulla carreggiata. Proprio per consentire un accesso in spiaggia senza rischi per l’incolumità dei bagnanti, con determinazione in data 26 maggio, l’Amministrazione ha disposto la manutenzione delle passerelle lignee di accesso all’arenile, incaricando dei lavori una ditta di Sabaudia. Molte, si diceva, le presenze in città ma non in tantissimi, almeno fino a mattinata inoltrata, hanno scelto di scendere in spiaggia. Non proprio ideale per festeggiare il primo tuffo in acqua la situazione meteorologica. Giusta, forse, solo per un timido contatto col sole, peraltro non al massimo dello splendore. Mentre una unità mobile del Gruppo Comunale di Protezione Civile percorreva in lungo ed in largo il lungomare, diffondendo opportunamente un audio preregistrato che elencava il decalogo per la sicura fruizione del litorale.


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