La lunga attesa sta finalmente per terminare.

Il gong di partenza dell’edizione 2023, la numero 12, del Premio Internazionale “Pavoncella alla Creatività Femminile” suonerà alle 18,30 di sabato prossimo, 24 giugno, nell’intimo scenario della corte del Palazzo Comunale di Sabaudia.
Per incamminarsi sulle orme artistiche e culturali di Lea Mattarella, l’amata nipote del Presidente della Repubblica Italiana, sottolineandone le qualità didattiche, l’intuito, la disponibilità nei confronti dell’altro.

“Lungo i sentieri di Lea” s’intitola, infatti, la mostra che, dal 24 giugno al 25 luglio, sarà ospitata nelle sale del Museo Emilio Greco, a Sabaudia, in concomitanza con la raffinata manifestazione concepita dalla presidente Francesca D’Oriano, di cui Lea Mattarella è stata, sino alla prematura scomparsa, avvenuta cinque anni fa, entusiasta e attenta componente di giuria.

Un Evento nell’Evento che vuole rinsaldare il legame culturale ed affettivo con la storica dell’arte, la docente e la giornalista, capace come poche donne, di impartire alle nuove generazioni il sapere, prodigandosi perché potessero essere stimolate e sollecitate.

La Mostra, curata da Federica De Rosa e Rosaria Gini, tende alla conoscenza del percorso professionale e culturale di Lea Mattarella, attraverso le opere delle artiste che debbono a Lei, ai suoi insegnamenti, al suo intuito ed al suo supporto critico, il loro successo.

Un’iniziativa concretizzatasi grazie alla disponibilità del Comune di Sabaudia, nelle persone del Sindaco Alberto Mosca e dell’Assessore al Turismo e Cultura, Giovanni Secci, e al supporto del Privato: Intesa Sanpaolo (main sponsor), Terna, Ania, Unaprol, Mapam s.r.l., Grimaldi lines, Azienda Marco Carpineti.

Uno sguardo a tutto tondo sull’arte, quello di Lea che si soffermava con particolare attenzione sull’universo femminile.
E sono proprio le donne, con la loro creatività, le protagoniste dell’esposizione, che proporrà alla visione del pubblico opere di Carla Accardi (protagonista del Gruppo Forma 1), di Giosetta Fioroni, (unica donna al centro della Pop Art Italiana), di Maria Elisabetta Novello, Emanuela Fiorelli, della giapponese Kaori Miyayama, della spagnola Amparo Sard, tutte capaci di utilizzare più materiali e di declinare in modo nuovo, figure, segni, forme e colori.

Sotto il raggio di Lea Mattarella entrano sensibilissime pittrici figurative come Alessandra Giovannoni, Stefania Fabrizi e Silvia Codignola; le poetiche carte dell’iraniana Leila Mirzakhani, i frame di Tania Campisi, le sculture visionarie di Maria Dompè, i classicistici bronzi di Francesca Tulli, le coloratissime e allegre illustrazioni di Marina Sagona. Per arrivare ai lavori delle giovani artiste delle Accademie, promesse della futura scena artistica italiana: Giulia Carioti, Federica Amuro Miriam Altomonte e Prisca Bacaille.

E come scrive Federica De Rosa nel bel saggio che impreziosisce il Catalogo della Mostra “che queste connessioni possano oggi dispiegarsi nelle sale del Museo Emilio Greco, tra le sue sculture di donne, ci sembra particolarmente significativo. Emilio Greco era uno scultore caro a Lea che, in più occasioni aveva scritto del suo lavoro. E proprio per l’editore che oggi pubblica questo catalogo e che le ha già dedicato il volume di scritti “Lea per noi” (gennaio 2018) aveva curato il saggio di presentazione per la personale “Emilio Greco, Sculptor searching for ideal” tenutasi nel 2006 all’Hermitage di San Pietroburgo”.

La cerimonia di premiazione avrà inizio alle ore 18,30, a seguire l’inaugurazione della mostra dedicata a Lea Mattarella.
La serata sarà condotta dalla giornalista di Rai Tgr Lazio, Isabella Di Chio.


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