“School of Mafia”, in modo beffardo e divertente offre una soluzione all’annoso problema malavitoso

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Titolo: School of Mafia

Regia: Alessandro Pondi

Sceneggiatura: Mauro Graiani, Riccardo Irrera, Paolo Logli, Alessandro Pondi

Paese Produzione: Italia, 2021

Cast: Giuseppe Maggio, Guglielmo Poggi, Michele Ragno, Emilio Solfrizzi, Fabrizio Ferracane, Paolo Calabresi, Maurizio Lombardi, Nino Frassica, Giancarlo Gallo, Paola Lavini, Paola  Minaccioni, Giulio Corso, Alessandra Carrillo, Monica Vallerini, Tony Sperandeo, […]

 

School of Mafia descrive le vicende di tre giovani americani di New York, Nick Giuseppe Maggio), Tony (Michele Ragno) e Joe (Guglielmo Poggi) che hanno già posto le basi per la realizzazione dei loro sogni. Nick sa suonare bene la chitarra che gli potrebbe dare una grande opportunità di entrare nel mondo dello spettacolo, Tony è un bravo maestro di danza e Joe frequenta la scuola di polizia con il sogno di arrestare tutti i mafiosi. C’è tuttavia un problema: tutti e tre sono rispettivamente figli di tre quotati mafiosi della città. Nick è figlio di Primo Di Maggio (Fabrizio Ferracane), Tony è figlio di Vito Masseria (Paolo Calabresi) e Joe è figlio di Donato Cavallo (Emilio Solfrizzi). E quel problema necessita di una soluzione dal momento che viene trovato morto, con il suo cane sotto un ponte, un altro potente mafioso della città, Frankie Ghost (Tony Sperandeo): i tre giovani, che c’hanno la sabbia in testa, adesso più che mai devono essere eredi autentici e rispettosi delle regole mafiose che siano all’altezza dei loro genitori. Per raggiungere tale obiettivo, i tre giovani – definiti da Donato Cavallo: Tre incommensurabili testa di minchia! – sono costretti ad interrompere le loro  promettenti occupazioni lavorative perché vengono costretti a trasferirsi in Sicilia e affidati a Mister T, così chiamato don Turi u’Appicciaturi (Nino Frassica), il capo dei capi, temuto e rispettato per la sua innata e notoria violenza. Devono frequentare le sue lezioni per diventare dei boss al livello dei loro genitori, a cui devono portare rispetto, tant’è che alla sua prima lezione don Turi li redarguisce: Sapete qual è il problema di voi giovani? Che non conoscete il rispetto! E se non conoscete il rispetto … ve lo impariamo noi!

School of Mafia è un film sarcastico, divertente – una black-comedy western secondo la definizione che ne dà il regista, già al suo terzo lungometraggio -, e un omaggio divertito a Scola, Sciascia e Carpenter. Forse al regista Ettore Scola per aver presentato “Libero Cinema in Libera Terra”, la IX edizione del festival del cinema da viaggio contro la mafia (2014); allo scrittore  Leonardo Sciascia per i suoi romanzi sulla mafia tra cui il famoso Giorno della civetta (1961), da cui fu tratto l’omonimo film(1968) di Damiano Damiani; al regista  John Carpenter per la passione che costui ha mostrato per il cinema western.

School of Mafia è un film dalla sceneggiatura originale che parla di mafia, di rispetto e di onore, con le sue regole ferree e il suo malaffare delittuoso, per cui la vita non ha valore e le passioni individuali vengono annichilite. School of Mafia è al tempo stesso un film che ripone nei giovani una speranza, quella della ribellione contro lo strapotere delinquenziale, con cui il regista vuole palesare l’idea che per combattere e sconfiggere la mafia bisogna utilizzare i suoi stessi metodi. Non è un caso che ad un certo punto don Turi nella fase finale dell’addestramento è portato a dire: In generale la situazione della classe non è brutta … è orribile!

Filmografia: Chi m’ha visto (2017), Tutta un’altra vita (2019).

Francesco Giuliano

 


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).