E’ passato un anno dalla sua scomparsa. Luciano Marinelli era un personaggio molto noto a Latina per la professione forense, la presidenza del Jazz Club e tanti successi nel mondo del basket nel ruolo di allenatore. Guidando le sue squadre, il vulcanico coach Luciano non ha mai fatto una questione di budget, di ambizioni, di talento dei giocatori.

Spesso sono i dettagli, le tecniche innovative che hanno cambiato in modo determinante le stagioni o le partite di una squadra che ha diretto dalla panca. Un ruolo determinante nella palla a spicchi italica è sempre stato rivestito da Luciano Marinelli, coach dal lontano 1960. Gli allenatori sono ad alti livelli tutti più o meno bravi ma a parità di valori in campo è la capacità di esaltare al meglio il materiale umano a disposizione a fare la differenza. Il coach deve fare buon uso della psicologia anche durante le fasi della gara. Le motivazioni giuste al momento giusto possono fare di un cambio l’uomo vincente.

Luciano ha dimostrato nella sua carriera come un allenatore moderno e aggiornato debba anche essere un bravo cuoco, valorizzando al meglio gli ingredienti – i giocatori – a propria disposizione, con un ritmo di gioco frenetico e forte difesa individuale.

Marinelli è riuscito nell’ impresa di fare strada in Italia con la formazione nerazzurra targata Ab Latina, unica  di puri dilettanti in un mondo milionario. Ha raggiunto ottimi traguardi come la serie B quando lo sport della palla a spicchi era secondo al calcio come popolarità. Non solo i giocatori, ma anche gli allenatori hanno un ruolo ben preciso e Luciano Marinelli è risultato bravo e vincente, immettendo tanti giovani del vivaio in prima squadra, arrivati anche a giocare nella massima serie. I nerazzurri salirono di categoria nel lontano 1975 smentendo ogni pronostico. La squadra non era sicuramente la più forte del campionato, però emerse la su forza di gruppo e la sete di conquista. La personalità, la cosiddetta mentalità vincente era radicata in tutti giocatori pontini di quel periodo, con un forte senso di appartenenza.

Marinelli è stato un innovatore all’insegna dello sport per tutti, il settore giovanile dell’Ab Latina contava 400 iscritti divisi in varie categorie nei campionati federali e in tornei, impegnate nel pallone pressostatico del Circolo Cittadino e in palestre scolastiche.

Luciano ha rappresentato un vero e proprio pioniere del basket moderno a Latina, città dei canestri da sempre. Non meno importante il suo impegno nel mondo della cultura, in particolare della musica. Il Latina Jazz Club – ora presieduto dal figlio Pier Giorgio –  è una sua creatura che ormai da 20 anni mette in mostra i talenti della città e della provincia favorendo lo sviluppo di un gusto critico tra gli amanti del genere.

 


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.