Sullo scandalo del cimitero a Sezze è intervenuto il sindaco , Sergio Di Raimo, comunicando le dimissioni del vice sindaco, Antonio Di Prospero.

“Sono e siamo dispiaciuti, basiti e indignati per quanto emerso dalle indagini della Procura della Repubblica. I presunti reati – ha commentato Di Raimo – non solo sono contrari alla legge ma sono contrari alla moralità ,alla sacralità dei luoghi, alla dignità delle persone, al rispetto dei defunti.

Come già detto, ci auguriamo che venga fatta luce sull’accaduto e che la giustizia faccia il suo corso individuando le responsabilità ed è chiaro che l’ente si costituirà parte civile per i danni materiali e morali subiti.

Il vice sindaco – ha quindi spiegato -rassegnerà le sue dimissioni oggi, così che possa dedicarsi interamente a fare piena luce sui fatti che lo hanno visto coinvolto e
l’ente ha avviato già le dovute procedure disciplinari interne.

I due ex dipendenti arrestati sono in pensione, già dal 2019 ed è più di un anno che i servizi cimiteriali sono gestiti direttamente dalla Spl, come la responsabilità del settore è stata da tempo affidata ad altre posizioni organizzative con il totale rispetto delle norme di legge e dei regolamenti.

Per la soluzione delle diverse problematiche che tormentano questo paese e per reagire di fronte a questa ferita, c’è sicuramente bisogno di una forte collaborazione fra istituzioni e cittadini, e ci auguriamo che questa possa crescere sempre di più negli anni.

È giusto e doveroso aprire una riflessione – ha continuato il primo cittadino – che coinvolga l’intera comunità, ma sarebbe un errore cadere nel tranello di alimentare una lettura dei fatti che tende a far passare Sezze come un paese fuori controllo, senza slancio e senza prospettive, che vuole far passare l’idea di un presunto “sistema”, perché così non è.

Concetti del genere non sono solo attacchi, speculativi, contro l’amministrazione politica di turno, ma lo sono verso i cittadini perché un paese è ‘grande’ se tali sono i suoi cittadini e Sezze lo è, a prescindere da questi fatti inauditi che riguardano l’operato indicibile di alcuni;
Sezze ha cittadini onesti e grandi lavoratori, risorse intellettuali importanti che hanno raggiunto alti traguardi, una intensa attività associazionistica, eventi di prestigio, bellezze naturali, architettoniche e storiche, bontà gastronomiche uniche, un patrimonio culturale pieno di tradizioni.

L’operato assurdo di queste persone è una ferita da cui il paese guarirà; un vulnus su cui riflettere con molta cura e attenzione per poter ripartire migliorandoci, ma che non deve intaccare la bellezza, la tensione etica e civile, la passione e l’identità di un paese millenari”.

Non è bastato questo, però a rendere più docile l’opposizione: “E’ troppo comodo – ha ribattuto infatti il gruppo Biancoleone – pensare che solo con le dimissioni del vice-sindaco abbiamo risolto il problema ed abbiamo ricucito una ferita. Troviamo assurdo che il sindaco Sergio Di Raimo non si dimetta.

Quanto accaduto è avvenuto perché non è stato esercitato un controllo sulla gestione del cimitero. Lasciamo perdere le responsabilità penali su cui la magistratura sta procedendo.

Il gruppo di minoranza Biancoleone chiede le dimissioni al Sindaco in quanto capo della amministrazione che non ha esercitato il controllo su quanto stava avvenendo al Cimitero di Sezze.

E’ conseguenziale che se si dimette il Sindaco l’attuale consiglio comunale verrà sciolto e si andrà a nuove elezioni. Il Sindaco e la sua Giunta, soprattutto in un paese come Sezze, doveva essere a conoscenza delle informazioni che circolano all’interno di una comunità che governa.

Lui pensa che, annunciando le dimissioni del capro espiatorio, abbia risolto il problema, dimenticandosi che è stato lui a fare quella nomina e che molto probabilmente se non fosse esplosa l’indagine, Di Prospero starebbe ancora al suo posto. Se non sapeva è ancora più grave perché non è in grado di governare ed anche in questo caso se ne deve andare”.

Intanto domattina inizieranno gli interrogatori delle persone coinvolte nel clamoroso scandalo del cimitero di Sezze, che ha fatto tanto rumore e ha fatto parlare tutte le cronache nazionali dei mass media.


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