TESTO: la nuova fiera del libro e dell’editoria alla Stazione Leopolda di Firenze

Domani domenica 27 febbraio è l'ultimo giorno per visitarla

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La fiera Testo alla Stazione Leopolda

FIRENZE- In questo -tremendo- weekend di fine febbraio, segnaliamo la fiera in corso alla Stazione Leopolda: TESTO [Come si diventa un libro], tre giorni dedicati al mondo dell’editoria e ai sui protagonisti.

L’ingresso dalle 11.00 alle 20.00 è gratuito previa registrazione sul sito http://www.testofirenze.com; anche per partecipare ai singoli incontri, con posti limitati, è obbligatoria la prenotazione.

L’idea di questo evento culturale (né l’unico né il primo in Italia, ma che si è preannunciato e dimostrato nei due giorni trascorsi particolarmente innovativo e curato sia esteticamente che contenutisticamente) è di Maddalena Fossombroni e Pietro Torrigiani, i fondatori di Todo Modo, una tra le librerie indipendenti più  eccezionali d’Italia, che l’hanno realizzato in collaborazione con Pitti Immagine.

L’obiettivo, raccontano gli inventori, è di rendere i lettori edotti rispetto ai passaggi che portano alla nascita di un libro. In quest’ottica, la Stazione è stata divisa in varie aree ognuna dedicata a una fase: il Manoscritto, il Risvolto, la Traduzione, il Segno, il Racconto, la Libreria, il Lettore. Ma perché è così importante essere consapevoli di questi processi? Secondo Maddalena: “[…] leggere è comprendere, interrogare e tradurre. La lettura ha un impatto sull’esercizio delle prerogative democratiche. Ecco che saper davvero scegliere un libro può fare la differenza”.

Le case editrici ospitate sono numerosissime e gli ospiti di domani interessantissimi! Ecco il programma: https://testofirenze.it/calendar-27/

A giudicare dal successo finora riscosso ci si augura che l’appuntamento con TESTO diventi annuale e che possa contribuire alla candidatura di Firenze come capitale italiana del libro per il 2023.

 


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Sono nata a Latina nel 1999 e studio Storia dell’arte a Firenze. Adoro visitare i luoghi storicamente e paesaggisticamente più rilevanti del nostro Paese e nel mentre scriverne e parlarne: credo infatti, come diceva benissimo Roberto Longhi, che “ogni italiano dovrebbe imparar da bambino la storia dell’arte come una lingua viva, se vuole aver coscienza intera della propria nazione”. Qui provo, nel mio piccolo, a tenervi informati su ciò che riguarda il nostro Patrimonio.