LATINA – Interviene sull’attuale situazione del Trasporto Pubblico Locale il porta voce di Fratelli d’Italia, del comune di Latina, Gianluca Di Cocco che dichiara: «La situazione del trasporto pubblico locale a Latina è fuori controllo. Corse anticipate, corse posticipate, studenti lasciati a piedi. È un continuo disagio per ragazzi, genitori e lavoratori.

Tanti i disservizi per i pendolari e per gli studenti. In particolare la situazione nei borghi è fuori controllo. Le corse sono risicate e i bus che passano sono stracarichi, alla faccia di qualsiasi normativa anti Covid. Io mi chiedo ma soprattutto chiedo all’amministrazione comunale: è possibile che nessuno si accorga del disagio? È possibile che le scuole siano iniziate da settimane e nessuno intervenga per risolvere la questione? Alcuni cittadini in questi giorni mi hanno segnalato vicende surreali.

Alcuni studenti, ad esempio, sono stati costretti a salire sull’autobus dalla parte della discesa, poiché il mezzo era stracolmo. In questo modo, non hanno potuto timbrare il biglietto, che pure avevano, perché l’obliteratrice era davanti e, guarda caso, sono stati multati.

I genitori da giorni tentano di mettersi in contatto con l’Ufficio Mobilità del Comune per protestare ma, non risponde nessuno. E come se non bastasse il costo del biglietto è aumentato. Il gestore ha raddoppiato la tariffa, anche se avrebbe dovuto tenerla bloccata per la durata della concessione. Ad oggi non ci sono i presupposti per gli aumenti, l’aumento ISTAT è stato dello 0,2%; le utenze non sono aumentate e, se si considera che, fra gli incentivi per la pandemia ce né uno anche per i trasporti pubblici, le tariffe avrebbero dovuto diminuire non aumentare.

L’emergenza dettata dalla pandemia avrebbe dovuto essere un ulteriore incentivo a programmare e pianificare al meglio il trasporto pubblico locale: cosa ha fatto l’assessore ai Trasporti? È scandaloso che i cittadini debbano pagare l’incapacità degli amministratori di Lbc, personaggi che si vantano di aver asfaltato chilometri di strade, quando non sono nemmeno capaci di garantire, un servizio minimo ed efficiente ai nostri figli, che vanno a scuola tutti i giorni su carri bestiame».


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