ANAGNI – In attesa del nuovo confronto con l’azienda che si terrà il prossimo 10 dicembre, la FEMCA CISL, consultata la sua struttura aziendale, ha organizzato un presidio davanti allo stabilimento di Anagni della Bristol Myers Squibb in quanto è la principale artifice di questa catastrofe sociale perchè si era impegnata a garantire, e magari incrementare, i volume produttivi previsti, cosa che non sta accadendo, ed abbassando anche i prezzi che per Corden Pharma stanno diventando insostenibili. Tutto ciò ha fatto entrare terribilmente in fibrillazione l’intero sistema produttivo aziendale fino all’apertura del concordato preventivo fallimentare.
“Siamo dentro una trattativa tutta in salita _ ha dichiarato il Segretario Generale della Femca Cisl Elisa Bandini _ noi come organizzazione intendiamo dare una risposta a chi c’era prima ma soprattutto vogliamo intavolare una trattativa a tutto campo affinchè ci siano le risposte dovute ai lavoratori che ci sono adesso e dunque è fondamentale mettere in piedi un accordo che dia sostanza a quello che dovrà essere l’omologa di un concordato. Purtroppo dobbiamo registrare, anche al nostro interno, una serie di posizioni diverse che non lasciano intravedere nulla di buono. Nelle assemble che stiamo tenendo, registriamo una serie di posizioni, a nostro dire sterili, per uno sciopero che non si capisce bene quale obiettivo dovrebbe perseguire. Attualmente l’azienda ha fatto sapere che nelle prossime ore ci invierà una PEC dove disdetterà tutti gli accordi economici di secondo livello; lasciare mano libera all’azienda senza fare una trattativa significherebbe perdere definitivamente tutto quello che si è costruito in anni e anni di lavoro sindacale compresa la quattordicesima che invece potrebbe avere un congelamento per essere eventualmente reintrodotta nei prossimi mesi in quanto riteniamo ci possano essere possibilità di ripresa. Se questo non avverrà e si lascierà mano libera all’azienda, significherà non mettere le mani sul primo anno di cassa integrazione, non fare un accordo inerente la procedura di mobilità per coloro che volontariamente vogliono lasciare l’azienda o che hanno la possibilità di agganciarsi alla pensione, anche prevedendo un eventuale incentivo . Inoltre, non fare la trattiva significherebbe non sottoscrivere un accordo per le terzializzazioni e anche qui l’azienda potrebbe aprire autonomamente un articolo 47 per esternalizzare alcune attività. Noi lavoreremo per stare al tavolo e fare un accordo gradualmente utilizzando tutti gli strumeti per fare una trattativa e soprattutto dare forza al tavolo.
Gli altri vogliono seguire percorsi diversi? sono liberi di farlo. Noi abbiamo il senso di responsabilità e staremo al tavolo fino all’ultimo minuto perchè siamo chiamati a fare accordi; se qualcuno vuole far suonare le sirene dei referendum, vogliamo ricordare a tutti che la RSU l’abbiamo appena votata e che quello che gli argomenti al tavolo sono materie puramente di trattativa sindacale che la RSU e le OO.SS. sono titolate a firmare.
Rispediamo al mittente posizioni populiste, che da sempre appartengono a certe sigle sindacali, o eventuali proposte di scioperi che non portano ad obiettivi sicuri, invece per ora rispondiamo con un presidio davanti alla Bristol Myers Squibb che deve dare risposte certe a quei lavoratori che ha abbandonato ormai diversi anni fa e si era impegnata a sostenere con un fattturato importane che oggi non ce più.
Nei prossimi giorni daremo le appropriate risposte all’azienda se dovesse venir meno il tavolo negoziale”.


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Per oltre 30 anni la voce di Radio Rai e Rai Tre in provincia di Latina, ho seguito i maggiori eventi che hanno interessato il nostro territorio. Oggi una nuova esperienza con News-24.it di cui ho assunto la direzione, aiutando con la mia esperienza e la mia passione un gruppo di giovani talenti della comunicazione on line a crescere e ad affermarsi.