Latina – «Si sta completando l’acquisizione dei contributi per il programma, che sono numerosi, ricchi e motivano sempre di più la volontà di proporci alla città come alternativa ad un improponibile ‘ritorno al passato’ e ad un ‘civismo leggero e non incisivo’. Puntiamo sulle nostre idee, sulle nostre proposte concrete, coraggiose, realizzabili. Abbiamo voglia di cambiare questa città e lo facciamo ‘sul serio’, con un progetto che si basa sull’esperienza, sul know-how e sull’occhio lungo di una visione che investe sul futuro».

La candidata sindaco Nicoletta Zuliani continua a perfezionare la squadra di professionisti che la affiancheranno nelle prossime elezioni amministrative di Latina, scommettendo sullo spirito pratico ed innovatore di un piano di interventi ormai giunto alle finiture conclusive. Sanità e welfare, ambiente e urbanistica, macchina amministrativa e personale, trasporti, economia, politiche giovanili: sono alcune delle cornici tematiche che in questi giorni accolgono le indicazioni dei candidati, nel solco comune di un pragmatismo virtuoso che mira a riformare integralmente la morfologia della Città in risposta alle necessità dei tempi, ad accrescere le attrattive del capoluogo soprattutto nel confronto con le nuove generazioni; a consolidare e mettere a frutto quelle risorse ad elevato potenziale commerciale e produttivo che, nel comune di Latina, potranno essere pienamente valorizzate solo attraverso nuove alleanze tra pubblico e privato, un rilancio del turismo “per tutto l’anno”, lo sport e la cultura intesi come motori di impresa.

Fondamentale in tal senso l’impegno profuso dai millennials della Lista “Zuliani Sindaco” nell’individuare chiare strategie di rinnovamento della vivibilità della Città, seguendo i tracciati dell’innovazione tecnologica e della tutela dell’ambiente e attingendo best practices da località italiane ed estere. «Faremo fronte comune – promettono i giovani – per riscattare la vocazione avanguardistica di un territorio ‘nato agile’ dagli impacci dell’immobilismo amministrativo, da un lato, e da costumi amministrativi a dir poco fuori tempo, dall’altro. Cosa manca ai ragazzi, per riconoscersi pienamente nell’identità di questi luoghi? Trasporti sicuri e sempre accessibili, edifici accoglienti, la flessibilità di un centro che offra loro visioni nitide del prossimo futuro e, dunque, reali opportunità di crescita in linea con le attitudini individuali, un ruolo di protagonisti nel ciclo di vita delle istituzioni: ragioni in più per non dover volgere lo sguardo altrove».


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Classe ’96, laureata in Management dei beni culturali presso l’università di Macerata. La carriera universitaria e lavorativa mi hanno formata nella scrittura online e giornalistica. Appassionata di arte e spettacolo. In continua formazione nel campo del marketing e della comunicazione.