Latina, la nuova ristorazione all’ora di pranzo e l’asporto serale

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Ristoranti e pizzerie chiusi la sera, lavorano solo per preparare cibi da asporto come nel primo lockdown cominciato a marzo. Ristoranti, osterie, paninoteche, pizzerie, tavole calde, bar low cost a pranzo. Stanno spopolando da qualche giorno a Latina i menu a prezzo fisso, complice la crisi economica. Nati per i pranzi di lavoro e come offerta per i turisti, ora sono una delle alternative più gettonate da chi va a mangiare fuori a pranzo. Lo smart working in costante diffusione rappresenta, però, un freno a molte iniziative di ristoratori capaci di reagire con competenza.
Che lo si chiami colazione dello studente, piatto unico, o più tradizionalmente menu fisso, la logica non cambia: offre un primo, un secondo con contorno, il tutto accompagnato da mezzo litro d’acqua minerale o un quarto di vino. I prezzi oscillano dai 10 ai 15 euro. Il prezzo con il menu è esposto all’ingresso del ristorante e si vede quasi sempre dalla strada con grande evidenza.
A Campoverde di Aprilia trovi decine di auto parcheggiate già a mezzogiorno a 7 euro a persona, stessa cosa a Le Ferriere a otto euro. Ora anche nella zona dei pub a Latina in via Neghelli troviamo coraggiose iniziative del genere con apertura alle 12 e interessanti proposte enogastronomiche a prezzi ragionevoli e tanta cortesia da parte dei giovani gestori.
Come fanno guadagnare i proprietari dei locali con prezzi così bassi? La domanda è lecita. Tutti rispondono: “Lavoriamo sulla quantità, su un gran numero di persone, senza sprechi e con pochi costi di gestione”. Chi non paga affitto e lavora in famiglia è sicuramente avvantaggiato. C’è poi il cliente che prolunga il breve pranzo con un amaro, grappa o limoncello, gelato o altro dessert, il solito caffè espresso all’italiana. Il conto aumenta per la gioia del ristoratore. Molti ristoranti rinomati offrono un menu alla carta senza abbassare i prezzi nella speranza di vedere qualche famiglia che in precedenza preferiva le ore serali ma ora deve cambiare abitudini. Sempre più numerosi i rider motorizzati a disposizione delle pizzerie – più tutelati rispetto al passato speranzosi di ricevere sostanziose mance dai clienti per rimpinguare il portafoglio.
Tempi duri per tutti con i contagi da coronavirus in forte aumento ma la creatività e l’innovazione possono portare a tamponare certe situazioni alle quali non eravamo abituati in passato.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.