Omicidio Moro : Chiesti due ergastoli e due condanne a 30 anni

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Chiesti due ergastoli e due condanne a 30 anni  in Tribunale a Latina dalla pubblica accusa nel processo per l’omicidio di Massimiliano Moro, ucciso nel corso della guerra criminale la sera del 25 gennaio del 2010 nel suo appartamento di Largo Cesti a Latina. In aula nel corso di una requisitoria durata oltre quattro ore – davanti alla Corte d’ Assise presieduta dal giudice Gian Luca Soana –  hanno parlato i pubblici ministeri, Luigia Spinelli e Francesco Gualtieri della Dda. Hanno ripercorso, durante una analitica ricostruzione,  gli equilibri criminali di quel periodo storico a Latina, la pianificazione dell’omicidio scattata dopo l’attentato a Carmine Ciarelli e  i ruoli degli imputati. Chiesto l’ergastolo nei confronti di Simone Grenga, considerato il presunto esecutore materiale dell’omicidio  e per Ferdinando Ciarelli detto Macù che come ha detto in aula l’accusa ha: <coordinato il gruppo ad agire>. L’omicidio – hanno ribadito gli inquirenti – serviva per rafforzare il potere delle famiglie rom a Latina ed è stata la risposta immediata e rapida al tentato omicidio nei confronti di  Carmine Ciarelli, avvenuto la mattina stessa in via del Pantanaccio a Latina quando era stato ferito da sette colpi di pistola. Il reato ipotizzato è quello di omicidio volontario premeditato con l’aggravante delle modalità mafiose. Le indagini della Squadra Mobile avevano portato nel 2021 all’esecuzione delle misure restrittive.

<La finalità dell’omicidio Moro è quella di affermare la supremazia con la minaccia, è un messaggio chiaro –  hanno aggiunto i pm – perchè Moro era ritenuto il responsabile dell’agguato a Ciarelli>.


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