Aprilia- Scacchi, due apriliani campioni d’Europa, ricevuti da Papa Francesco

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Nella squadra azzurra presenti due giocatori di Aprilia ed uno di Campoleone

Il Sommo Pontefice ha ricevuto in Vaticano, la squadra nazionale italiana di scacchi vincitrice, nel marzo scorso, della Coppa Europa per nazioni. Questa particolare attenzione della Santa Sede, ha rappresentato un prestigioso riconoscimento verso tutto il movimento scacchistico italiano.

I giocatori della squadra ricevuti dal Santo Padre sono stati Maurizio Sampieri di Casole d’Elsa (Siena), Matteo Troia di Aprilia (Latina), Claudio Cesetti di Campoleone e Paolo Salati di Parma. Matteo Troia rappresentava suo padre, Elio, deceduto nel corso del Campionato. Assente per malattia Mario Cortigiani di Alessandria e, per impegni improrogabili, Salvatore Tramacere di Aprilia (Latina).

Hanno fatto parte della delegazione italiana, composta da 14 persone, oltre ai quattro giocatori e relativi accompagnatori, Gianni Mastrojeni, Presidente della Federazione, Don Gaetano, già Campione del mondo del Clero e “Mimmi” Favero nella veste di fotografo ufficiale della rappresentanza.

 Delle 14 persone ricevute, ai due giocatori più rappresentativi della squadra, è stato concesso di parlare con Papa Francesco e donargli due simboli della Federazionescacchistica. I due giocatori che hanno avuto l’onore di parlare con il Sommo Pontefice sono stati il Grande Maestro Internazionale Claudio Cesetti ed il Maestro Internazionale Senior Maurizio Sampieri.Claudio Cesetti, facendo una rapida descrizione dei principali compiti istituzionali della Federazione, ha donato il gagliardetto che la rappresenta. Mentre Maurizio Sampieri, soffermandosi sull’articolo riguardante il Campionato del mondo del Clero, ha donato lo “Yearbook 2018”, libro che illustra tutta l’attività agonistica del 2018.

Da notare il grande spirito dimostrato, anche questa volta, dal Santo Padre. Dopo la rapida presentazione fatta dal nostro GM Cesetti, Sua Santità ha pensato bene di fare una battuta dicendogli “ma allora sa giocare bene!”. Dopo un momento di stupore di Cesetti, guardandosi in faccia, sono scoppiati in una imprevista risata.

 

Si tratta, per tutto il movimento scacchistico italiano, del massimo riconoscimento immaginabile, giunto dopo altri attestati, lungo lo stivale, nelle località di residenza dei giocatori della nazionale.

                                                                                                                                                 


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