A Viterbo 31 feriti, 6 in codice rosso, per l’esplosione in un centro di accoglienza. La Procura indaga per disastro colposo

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CRONACA- Esplosione in un centro di accoglienza a Viterbo, 31 feriti Paura a San Lorenzo Nuovo dove nella notte è crollata una palazzina di due piani che ospitava un gruppo di migranti. Sei persone in codice rosso, cinque gli ospedali coinvolti. La procura indaga per disastro colposo

AGI – Panico a San Lorenzo Nuovo, nel Viterbese, dove nella notte una tremenda esplosione, per cause ancora in corso di accertamento, ha fatto crollare una palazzina di due piani adibita a struttura di accoglienza per migranti.

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e forze dell’ordine. Nella struttura erano presenti 31 persone: più o meno tutte hanno avuto bisogno di assistenza medica. Sei di loro però sono rimaste seriamente ferite e sarebbero in condizioni molto gravi.

I feriti sono ricoverati in vari ospedali tra Roma, Viterbo, Tarquinia, Orvieto e Pisa. I ricoverati, tutti di diverse nazionalità, hanno eta’ compresa tra i 62 e 1 anno. La più grande di età è una donna e anche la più piccola.

Sono in corso indagini delle forze dell’ordine sulle cause dell’esplosione e del crollo. Secondo quanto si apprende, la prefettura di Viterbo ha riunito nella notte il Coc. I feriti sono stati trasportati in diversi ospedali della zona. Tra questi ci sarebbero anche dei minori.

La procura di Viterbo ha aperto un fascicolo di inchiesta, ipotizzando, per il momento, il reato di disastro colposo. Sul posto, assieme a vigili del fuoco, polizia e sanitari del 118, c’è anche il pm di turno Paola Conti. Le indagini sono coordinate dal procuratore Paolo Auriemma.

Ad della struttura, “Nessuna fuga di gas”
“Si parla di fuga di gas, ma non lo abbiamo. Abbiamo fornelli elettrici, riscaldamenti elettrici. Ci stiamo muovendo per assistere le persone ferite. Sulla dinamica ci rimettiamo agli inquirenti”. Lo ha chiarito all’AGI Giulio Cuore, l’amministratore delegato della Ospita Srl.

Muri crollati anche nel locale vicino
“Abbiamo danni ingenti, i muri sono crollati. Noi siamo in affitto in un locale vicino, è un miracolo che non ci siamo morti. Ieri sera sono passato e ho visto i migranti per strada. Una scena terribile”. Lo ha raccontato all’AGI l’affittuario di un locale vicino al luogo dove è avvenuta l’esplosione.

Il colonnello Friano, una persona in condizioni critiche
“Tutti i 31 occupanti della struttura sono stati rapidamente individuati ed evacuati in diversi ospedali. Al momento, anche se il bollettino medico è suscettibile di variazioni, solo una delle 31 persone si trova in condizioni più critiche. Nella struttura c’erano una decina di minori”. Lo ha spiegato il colonnello Massimo Friano, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, a cui la procura di Viterbo ha delegato le indagini sull’esplosione.

“Lo scenario – ha detto l’ufficiale – è quello di una molto probabile esplosione dovuta a una fuoriuscita di gas all’interno di un ambiente chiuso”-

Sei feriti in codice rosso
Sei codici rossi, 9 gialli e 16 verdi. E’ questo, comunque, il bilancio ufficiale dei feriti ricoverati in vari ospedali tra Roma, Viterbo, Tarquinia, Orvieto e Pisa. I ricoverati, tutti di diverse nazionalità, hanno un’età compresa tra uno e 62 anni. La più piccola è una bambina, la più grande è una donna.

Tra gli ospedali coinvolti nell’assistenza, il Policlinico Agostino Gemelli di Roma e l’ospedale Belcolle di Viterbo. Ad intervenire sul posto due eliambulanze dal Lazio, una eliambulanza dalla Toscana e 20 ambulanze da Lazio, Toscana e Umbria. Tutto il coordinamento dei soccorsi è stato effettuato dalla Centrale Operativa Lazio Nord di Ares 118.


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