Alba Pontina, il pentito Riccardo continua a raccontare il clan Di Silvio
E’ ripreso ieri nell’aula della Corte di Assise del Tribunale di Latina il processo Alba Pontina a carico degli esponenti del clan Di Silvio che non hanno scelto il rito abbreviato.

In aula, a causa delle disposizioni per il Coronavirus, c’erano soltanto le parti: gli avvocati della difesa Luca Giudetti, Angelo Palmieri, Emanuele Farelli, Oreste Palmieri e quelli della parti civili Francesco Cavalcanti per il Comune di Latina e Carlo D’Amata per la Regione Lazio. Sul banco degli imputati ci sono il capofamiglia e capo dell’organizzazione Armando Lallà Di Silvio, la moglie Sabina De Rosa, Federico Arcieri, Angela “Stella”, Genoveffa Sara e Giulia Di Silvio, Francesca “Gioia” De Rosa, Tiziano Cesari e Daniele Coppi che sono chiamati a rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e alle estorsioni.

Nell’udienza  è proseguita l’audizione del pentito Agostino Riccardo che, in videoconferenza, ha raccontato  come era organizzato il clan di Campo Boario, al cui vertice c’era Armando Di Silvio, soffermandosi sulle modalità con le quali venivano compiute le estorsioni ai danni di professionisti e commercianti del capoluogo pontino. Il collaboratore di giustizia ha anche ricostruito la rete dello spaccio di stupefacenti e la suddivisione del territorio in zone, in particolare Campo Boario e quartiere Nicolosi. Il Tribunale ha anche ascoltato alcuni operatori della polizia che hanno partecipato alle indagini coordinate dalla Dda di Roma che hanno portato all’arresto di 25 persone a giugno 2018.
L’udienza è stata poi aggiornata al 10 giugno,quando Riccardo sarà  ascoltato anche  dalla difesa.

 


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