van ghogh

LONDRA – Una coppia di ecologisti ambientali facente parte del movimento “Just Stop Oil” ha vandalizzato il famoso quadro di Van Gogh ‘I Girasoli’, esposto alla National Gallery.

Le due attiviste ambientaliste avevano due t-shirt bianche con su scritto Just Stop Oil hanno lanciato contro il dipinto il contenuto di due lattine di zuppa di pomodoro. Successivamente si sono incollate al muro con una mano ciascuna, sotto l’opera imbrattata. I media britannici hanno diffuso un video dell’atto vandalico.

Una delle attiviste, dopo il gesto, ha gridato: “Cosa vi interessa di più, l’arte o la vita?Siete più interessati a proteggere un dipinto o il pianeta?”. La polizia metropolitana di Londra è intervenuta e ha arrestato le due attiviste.

Fortunatamente i danni sono limitati alla cornice: il dipinto è protetto da vetro. Tuttavia, il gesto rimane emblematico e non è isolato. Solo pochi giorni fa, infatti, l’opera di Jago “Sono pronto al flagello”, conosciuta come “Il profugo” è stata rimossa poiché distrutta. C’è differenza tra i due episodi? Probabilmente sì, ma andrebbero analizzate le cause di tale atto.

Altro caso recente: il 5 ottobre intorno a mezzogiorno un 50enne statunitense ha scaraventato a terra due busti antichi nella Galleria Chiaramonti dei Musei Vaticani. Voleva parlare con il Papa, questa prima ricostruzione dell’agenzia Dire. A questa versione si contrappone la versione del Messaggero e la dichiarazione dell’Ufficio stampa dei Musei: l’episodio, avvenuto , è stato il “gesto di uno squilibrato“.

Vandalizzare un’opera d’arte è considerato un gesto storicamente di grande impatto e dimostra ancora una volta il grande valore simbolico attribuito all’arte.

 

 


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Classe ’96, laureata in Management dei beni culturali presso l’università di Macerata. La carriera universitaria e lavorativa mi hanno formata nella scrittura online e giornalistica. Appassionata di arte e spettacolo. In continua formazione nel campo del marketing e della comunicazione.