LATINA – Potrebbe esserci la droga dietro l’attentato incendiario subito ieri al quartiere Nicolosi da Antonio Di Silvio detto “Cavallo” il quale, dopo aver aperto la porta di casa ad un uomo, è stato spruzzato con del liquido infiammabile e ricoperto dalle fiamme.

Dopo che nella giornata di ieri, mercoledì 18 maggio, gli investigatori dei Carabinieri hanno arrestato un uomo ritenuto responsabile all’accaduto, sono subito iniziate le indagini sul movente e su cosa leghi vittima e attentatore.

L’uomo che ha dato fuoco ad Antonio Di Silvio vanta infatti un passato costellato di rapine e, al momento, non è ancora chiaro se il suo sia gesto sia stato un raptus dettato dalla follia o, al contrario, un azione facente parte di un’operazione più ampia.

La vittima, invece, già nota alle forze dell’ordine per reati come furti e rapine, sembra che non avesse a che fare con i traffici di droga più consistenti legati agli altri esponenti della sua famiglia e che hanno riempito le pagine dei giornali negli ultimi mesi.

Tuttavia, quest’ultimo potrebbe comunque aver pestato i piedi a qualcuno, un’ipotesi che non è stata scartata a priori dagli investigatori.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.