Carceri : Nuove Sale Operatorie a Regina Coeli

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Sale operatorie e telecardiologia per una assistenza sanitaria equa. Sono i nuovi servizi sanitari della Casa circondariale Regina Coeli di Roma, presentati dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Si tratta dell’apertura di due sale operatorie che consentiranno interventi di chirurgia ambulatoriale, chirurgia generale, chirurgia odontostomatologica, chirurgia plastica e dermatologica, chirurgia ortopedica e di endoscopia digestiva e dell’ampliamento dei servizi clinico-diagnostici del centro, con un importante investimento per il rifacimento degli ambienti di cura con nuovi arredi e apparecchiature elettromedicali. Nella area dedicata alla radiodiagnostica attivo anche un servizio di telecardiologia. Soddisfatto il presidente Rocca che si dice “orgoglioso del risultato ottenuto”. “Un anno fa, nel corso della mia prima visita in qualità di presidente della Regione Lazio a Regina Coeli, ho toccato con mano le condizioni disperate nelle quali operava il personale sanitario della Asl Roma 1 ed anche l’urgenza di offrire alla popolazione carceraria un’assistenza adeguata. Avevamo preso degli impegni che, a distanza di un anno, abbiamo mantenuto: grazie alla sinergia e al dialogo con il Commissario Straordinario Quintavalle e la direzione della struttura penitenziaria, abbiamo aperto le due sale operatorie presenti a Regina Coeli e fino ad ora mai utilizzate”, ha dichiarato il presidente Rocca.

“Questo consentirà ai detenuti di poter effettuare “interventi salvavita all’interno della struttura, oltre alla riattivazione di tutte le visite ambulatoriali specialistiche evitando, inoltre, le complicazioni dovute agli spostamenti fuori dal carcere. Un risultato di cui vado molto orgoglioso, nel segno dell’inclusione e delle pari opportunità di accesso alle cure e al diritto alla salute”, ha concluso Rocca. “Questa apertura è stata resa possibile da una straordinaria sinergia tra Regione Lazio, Asl Roma 1, Inmp, Asl Roma 5, Provveditorato del Lazio, Abruzzo e Molise e la direzione della Casa circondariale – ha commentato il commissario straordinario della Asl Roma 1 Giuseppe Quintavalle.

Con l’attuale apertura delle due sale operatorie, gli interventi di chirurgia saranno eseguiti in Istituto. La salute è un diritto di tutte le persone, libere o detenute, tutti dobbiamo avere le stesse opportunità di fronte alla malattia”.

L’apertura “di questi nuovi spazi dedicati a servizi sanitari strategici e di grande importanza quali la chirurgia ambulatoriale e l’endoscopia digestiva, rappresentano un momento di fattiva collaborazione interistituzionale e una concreta attenzione per le problematiche sanitarie della popolazione detenuta. Inoltre, per il futuro potranno garantire la possibilità di fruire di servizi di accertamento diagnostico anche per il personale dell’amministrazione”, ha affermato il provveditore del Lazio Abruzzo e Molise, Maurizio Veneziano. “Grazie alla consolidata collaborazione fra le nostre Amministrazioni oggi è stato raggiunto un importante traguardo – ha sottolineato la direttrice del Carcere Claudia Clementi.

L’offerta di servizi sanitari a favore della popolazione detenuta (e si spera, in futuro, anche del personale dell’Amministrazione) si arricchisce quantitativamente e qualitativamente in maniera significativa. La possibilità di eseguire prestazioni in sede  evitando il costoso e pericoloso trasferimento dei detenuti presso strutture sanitarie esterne – è obiettivo che produce ricadute positive anche sul lavoro del personale di Polizia penitenziaria e va a vantaggio della collettività tutta”.

L’inaugurazione delle sale chirurgiche e il potenziamento dell’offerta sanitaria nel carcere di Regina Coeli “sono la testimonianza del valore dell’integrazione dell’assistenza sanitaria in carcere con quella del territorio: quando è forte la condivisione dei valori costituzionali in materia di umanità della pena e tutela dei diritti dei detenuti, il Servizio sanitario pubblico può offrire standard di assistenza qualificati e, come vuole la legge, equivalenti a quelli garantiti alle cittadine e ai cittadini in condizioni di libertà – le parole del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa.

Il Centro Sai (Specialistica ambulatoriale interna) dispone di 78 posti letto, più due posti letto dedicati alla salute mentale, un servizio infermieristico H24 e una cucina è interna a cura della Asl Roma 1. Il Centro clinico offre inoltre ai detenuti lo screening per la ricerca di malattie infettive o contagiose, screening per la prevenzione tumore del colon – retto (per soggetti di età compresa tra i 50 e i 74 anni), screening epatite C e screening ematico di routine.

Molti gli esami diagnostici forniti: accertamenti ematochimici, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, holter cardiaco e pressorio, elettroencefalogramma, elettromiografia, doppler, spirometria, esame audiometrico, gastroscopia, colonscopia, ecografia, radiologia generale, esami oculistici e prestazioni odontoiatriche. Tra le visite specialistiche: cardiologia (anche in telemedicina), dermatologia, endocrinologia/diabetologia (anche in telemedicina), gastroenterologia, infettivologia, neurologia, oculistica, odontoiatra, oncologia, ortopedia, otorinolaringoiatria, pneumologia (in telemedicina), psichiatria, radiologia, nefrologia, fisiatria e fisiochinesiterapia. Gli interventi non eseguibili in Istituto saranno effettuati o presso le strutture protette dell’Ospedale Belcolle di Viterbo e dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, o presso altre strutture ospedaliere esterne. Attrezzature in arrivo, oltre a quelle già installate, magnetoterapia ed elettroterapia, frontifocometro, optometro, cicloergometri, apparecchio per generazione di raggi ultravioletti ed infrarossi, elettrostimolatore, audiometro, impedenziometro, ecg, dermatoscopio digitale, spirometro portatile, elettroencefalografo e elettromiografo per un investimento totale di oltre 970 mila euro.

Alessandra Trotta

(Giornalista e scrittrice)


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