LATINA – E’ stato legittimo lo stop che il Comune di Latina impose all’apertura del Megastore della società Cosmo Spa. A stabilirlo è la sentenza del Tar che rigetta il ricorso della società e respinge tutte le eccezioni di legittimità.

Nel ricorso la società chiedeva l’annullamento del provvedimento firmato dal dirigente del servizio di Gestione del territorio che negava l’autorizzazione all’apertura nel 2017. Per il Comune numerose erano le criticità, tra cui la scarsa sicurezza degli accessi e di confluenza sulla Pontina.

In realtà alcune soluzioni c’erano e stavano per prendere forma ma “nelle more degli adempimenti è intervenuto il sequestro giudiziario del sito da parte del Nipaf con conseguente interdizione dell’attività, su richiesta avanzata dalla Procura”.

L’eccesso di potere da parte dell’amministrazione comunale lamentato dalla società è stato eliminato dal Tar che nell’udienza del 15 dicembre ha affermato: “E’ evidente che il sequestro penale ha costituito fatto sopravvenuto tutt’altro che ininfluente, sottraendo l’area e la struttura sovrastante alla disponibilità della ricorrente, alla quale quindi era preclusa la possibilità di effettuazione dei lavori di messa in sicurezza della viabilità, come concordati con l’amministrazione e costituenti condizione espressamente prevista dalla conferenza di servizi ai fini del rilascio dell’autorizzazione”.

Tutti i motivi del ricorso sono stati dichiarati quindi infondati, perché ruotavano intorno a quei lavori diventati impossibili con l’apposizione dei sigilli di sequestro. Cade così anche la maxi richiesta di risarcimento dei danni per un ammontare complessivo di circa 12 milioni di euro.


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