La riflessione del sindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo, nel giorno della Festa della Liberazione.

«La Festa del 25 aprile, al di là di ogni retorica, unisce tutti gli uomini di ogni popolo e di ogni credo che, avendo nel cuore un ideale, hanno lottato per donare la “libertà”. La storia del mondo è sempre stata attraversata dalla lotta tra chi vuole donare e avere libertà e chi, invece, la vuole impedire con ogni mezzo per dominare sull’altro.

Il 25 aprile, noi tutti insieme, celebriamo la purezza degli ideali di libertà contro ogni oppressione da qualsiasi parte provenga. E’ tempo che, nel rispetto della storia, tutti, e soprattutto i giovani, si sentano impegnati a lottare perché questa meravigliosa eredità di uomini liberi continui a vivere alimentando i sogni e le speranze che abitano le nostre vite.

Tra i tanti che ci hanno lasciato questa straordinaria Italia libera desidero citare Piero Calamendrei che è stato uno dei grandi Padri costituenti. Proprio sul tema della libertà tra le altre cose ha detto: “La Liberazione fu veramente come la crisi acuta di un morbo che finalmente si spezzava dentro il nostro petto, come lo strappo risoluto con cui il popolo italiano riuscì con le sue stesse mani a svellere dal suo cuore un groviglio di serpi che per venti anni lo aveva soffocato”».


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