“Il passaggio del senso della nostra vita è trasferire la memoria a chi viene dopo di noi. Ecco perché dobbiamo attivare un percorso tra le scuole di Cisterna e di Velletri per non dimenticare, affinché violenze come queste non si ripetano mai più. Ogni anno, il 19 febbraio, le nostre due comunità debbono darsi appuntamento qui a Pratolungo che non è solo il luogo dell’eccidio di alcuni nostri concittadini, ma deve essere mausoleo della condanna alla guerra, ad ogni violenza, ad ogni discriminazione. Luogo in cui perpetrare la cultura, direi il culto, della pace. Allora sì, onoreremo veramente, e i nostri martiri non saranno morti invano”.

Così si è espresso, ringraziando il sindaco di Velletri, Orlando Pocci, il primo cittadino di Cisterna, Valentino Mantini, alla commemorazione del 78^ anniversario dell’eccidio di Pratolungo a cui hanno preso parte, per il Comune di Cisterna, gli assessori Maria Innamorato e Andrea Santilli, e i consiglieri comunali Gianni Santelli, Aura Contarino, Piero Paliani e Antonella Quattrocchi. Tra gli altri, alla cerimonia ha partecipato anche ANPI Cisterna.

Il 19 febbraio del 1944 in contrada Pratolungo, territorio di Velletri, dodici cittadini italiani vennero trucidati dai soldati tedeschi durante una rappresaglia per la morte di un soldato tedesco ucciso da un contadino che voleva difendere la moglie da un tentativo di stupro. I martiri furono: Nicola Amici, Pietro Ferri, Artemisia Mammucari, Achille Mancini, Carlo Martini, Silio Papacci, Enrico Papacci, Renato Priori, Sabatino Raia, Palmiero Casini e Gerardo Ramiccia.

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