Ciao Gianfranco,sei stato serio, onesto, generoso e noi non ti dimenticheremo mai. Grazie !

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LATINA- Non avrei mai voluto scrivere queste righe, ma purtroppo la realtà è questa. Gianfranco Patrizi ci ha lasciato.E’ stato un grande tecnico di Radio e TV. Un tipo riservato, nato il 3 luglio, a Ferentino, ma abitava a Latina ormai da tanti anni.Gianfranco mi ha accompagnato per tanti anni, quando,qualche volta, montava i miei servizi per la RAI. Quando si rompeva qualcosa, lui riusciva ad aggiustare tutto in tempo, prima della messa in onda.(Ti ricordi quando il ponte si ruppe e tu portasti i miei servizi fino a Frosinone). Quanti ricordi! E’ stato, sin dalla sua fondazione, il tecnico di Telelazio, quando c’erano, Maurizio Grandi e Rita Calicchia. Un giorno il titolare, Alberto Lepori, mi disse ” Senza Gianfranco non saremmo andati in onda parecchie volte.Ce ne vorrebbero 1000 di persone come lui” Ed aveva ragione! Anche il fratello, Vittorio  (scomparso recentemente) si ricordava sempre di Gianfranco e lo stimava.La CVP fu un’invenzione di Angelo Fioraso e tu ci ha seguito, da via Garibaldi,a via Rieti,fino a via Caravaggio.La CVP, con Andrea Fioraso e Peppe Furnari, è andata avanti ed è cresciuta grazie a te.Il vostro Service è stato punto di riferimento per gli inviati RAI ed io, come corrispondente, ho lavorato a mio agio, grazie ad Angelo, che ci ha lasciato qualche anno fa, Gianfranco,Andrea, Peppe.Ora mi ricordo quando accompagnai, alla vigilia di Pasqua, Angelo in ospedale per una Tac e poi io rimasi male, perché lo ricoverarono per operarlo.

E’ successo anche con te,Gianfranco.Prima la risonanza magnetica all’Icot ,poi la Tac al Goretti.  Ti faceva male la schiena ed io ti ho fatto visitare dal prof De Marinis,ma purtroppo non era un problema ortopedico.Due anni fa non mi hai detto niente del problema al rene. Tu eri un carattere chiuso, eri timido, tu parlavi poco e non mi hai mai accennato che avresti dovuto fare la Tac. Ti tenevi tutto dentro e in due anni le cose sono precipitate.Quando uscii dalla diagnostica per immagini,il medico mi ha fatto capire  che la situazione era precipitata.Ma io l’avevo saputo già prima, quando all’inaugurazione di un dipinto, all’ingresso del Goretti, che ricorda la lotta al Covid, feci leggere la risonanza ad un chirurgo che mi operò di ernia e mi diede già la sentenza. Piansi un po’ e cercai di nascondermi dietro un muro, perché c’erano le autorità, oltre il sindaco, il prefetto Trio, il questore ed altri e io non volevo farmi vedere con le lacrime agli occhi.Poi il 4 luglio la Tac, quindi altre sofferenze.Quante volte ti ha chiamato per la stampante,mio fratello Giorgio e tu gli ha risolto sempre tutto e quante volte siamo andati al villaggio al mare per aggiustare qualcosa. L’ultima volta era febbraio e tu sei salito sul tetto e mi hai lanciato la corda per rimettere alcuni coppi. Sembravi sempre forte, atletico, poi a marzo,quando l’Italia si è fermata e tu rientravi a casa, con la spesa, hai sentito un dolore forte alla schiena e quindi c’è stato il crollo progressivo.A Radio Luna hai rifatto tutto l’impianto e hai svolto un lavoro immenso e Radicioli non ti dimenticherà mai, come tutto lo staff.L’articolo di Roberta Sottoriva dimostra l’attaccamento verso di te .Quante volte ho chiamato l’Inps per la tua pensione e poi finalmente sono riuscito a sbloccarla.Eri contento, ma è arrivata troppo tardi ed ora che cominciavi a goderla, dopo tanto lavoro,tutto è finito. Il 3 luglio avevi compiuto 68 anni ed eri già malato, ma tu dicevi che a settembre avrei dovevo accompagnarti a fare  le chemio, le radio. E ti ricordi quella volta a Roma, per riportare la C2 di mio nipote,ridotta ormai un catorcio, da Bigonzi per rottamarla. Che  impresa per mettere quelle 10 euro di benzina, il motore che si spegneva, poi spingemmo il veicolo per rimetterlo in moto, ma poi fino a Sermoneta scalo andò tutto liscio.Eri generoso, non attaccato al denaro, non volevi mai rimborsi. Oggi non se ne trovano tanti come te,sono davvero mosche bianche.Quando da Roma qualche giornalista nervoso,che faceva il superiore, si sfogava su di me, tu dicevi sempre, “vai avanti, non dar retta, a Roma sono fatti così”. Ti ho sentito fino a lunedì per telefono, mentre io guardavo queste montagne così alte, tu dicevi che dovevano studiare per capire meglio di cosa si trattasse ed io ti ho rincuorato, fino alla fine,guardando lassù, verso le vette, rivedendo per un attimo Daniele Nardi e Tomas  Ballard, che passavano veloci, verso l’azzurro del cielo.

Caro Gianfranco, tu sei stato tutto questo ed anche altro e perciò oggi in tanti ti piangono e ti ricordano e non potranno dimenticarti ed io e Giorgio ti terremo sempre vicino, perché abbiamo apprezzato le tue doti umane e generose e perché abbiamo conosciuto una persona squisita, di animo grande. Grazie per tutto quello che hai fatto! Rimarrai per sempre nei cuori di tutti coloro che ti hanno conosciuto

Addio Gianfranco e che la terra ti sia lieve!

(I funerali si svolgeranno, oggi , alle 15,30, nella chiesa del Sacro Cuore di Latina)


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Per oltre 30 anni la voce di Radio Rai e Rai Tre in provincia di Latina, ho seguito i maggiori eventi che hanno interessato il nostro territorio. Oggi una nuova esperienza con News-24.it di cui ho assunto la direzione, aiutando con la mia esperienza e la mia passione un gruppo di giovani talenti della comunicazione on line a crescere e ad affermarsi.