LATINA – Nella giornata di ieri la Commissione comunale “Governo del Territorio”, ha approvato lo Schema di Regolamento di Polizia Mortuaria del comune di Latina.

Lo Schema, approvato a maggioranza, con l’astensione della Consigliera Nicoletta Zuliani ed il voto contrario del solo Consigliere Salvatore Antoci, secondo Antonio Bottoni, Responsabile Provinciale di Codici, è quasi sicuramente destinato ad essere approvato tal quale dal Consiglio Comunale.

Bottoni, a tal riguardo, esprime la massima insoddisfazione per come stanno andando le cose, relativamente a questo Regolamento, perché, come ha già avuto modo di affermare, esso è destinato non solo a peggiorare moltissimo i rapporti tra cittadini e Gestore del cimitero, ma costringerà tantissimi cittadini ad attivare ricorsi per far tutelare i propri diritti, così come derivano dalle norme di legge e dagli stessi regolamenti comunali vigenti all’epoca delle sepolture dei propri cari.

Secondo Bottoni, non si riesce a comprendere la logica che vi è dietro l’ostinata posizione dell’amministrazione comunale, che mette a rischio di estumulazione forse oltre quindicimila sepolture, a tutto vantaggio del Gestore, che potrà evitare di costruirne altrettante, in questo modo violando le finalità del progetto di finanza, che erano quelle, come specifica puntualmente lo stesso programma elettorale di LBC del 2016, di realizzare 16.734 nuove sepolture.

Una scelta, come ha perfettamente argomentato il Consigliere Antoci nell’esprimere il proprio voto contrario, del tutto sbilanciata a favore del concessionario.

A questo proposito, Codici non può esimersi dal ricordare che i diritti dei cittadini sono perfettamente coincidenti con quelli del Comune e questo, da quanto appare dallo Schema di Regolamento, non è stato tenuto in considerazione, anzi, sembra che il Comune sia quasi compiaciuto che i latinensi debbano instaurare una così enorme mole di ricorsi.

E’ del tutto evidente, che Codici è schierato accanto ai concessionari delle sepolture senza alcun tentennamento, ma è altresì chiaro che Codici non si limiterà a chiamare in causa il solo concessionario della gestione cimiteriale.


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