La discarica di Borgo Montello

LATINA- Il tema monotematico del consiglio comunale  è quello dell’ampliamento, al vaglio della Regione Lazio, della discarica di Borgo Montello.

Coletta, in apertura dei lavori, ripercorre le tappe della gestione dei rifiuti non solo sul sito di Latina ma effettuando passaggi puntuali anche sulla Latina Ambiente e sui passaggi che hanno portato alla nascita dell’Azienda speciale.

“Bonifica è l’unico termine che intendiamo recepire non solo su Borgo Montello ma su tutti i siti che per anni, a causa della passata gestione indiscriminata dei rifiuti, hanno creato enormi danni sotto il profilo ambientale.  L’ipotesi di Montello – spiega Carlo Medici,presidente della provincia, non era e non è perseguibile perché non risolve un problema che va affrontato con serietà, attenzione  e lungimiranza. Il nostro obiettivo è trovare dei siti che possano ospitare un impianto di stoccaggio pubblico dando certezze e sicurezza ai cittadini”.

“Spero che tutte le parti politiche si facciano parte responsabile – conclude Medici – di un percorso che possa evitare l’emergenza evitando di resuscitare fantasmi del passato per ipotecare il futuro della gestione dei rifiuti. Su questi temi non esistono bandierine o colori politici”.

“Borgo Montello ha già dato ed oggi non si può neanche porre il problema di riaprirla o di abbancare ulteriori rifiuti. La sfida oggi è la bonifica per quel sito. Resta il nodo di un ciclo dei rifiuti che deve chiudersi in questa provincia  – spiega il parlamentare europeo di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini – senza diventare la discarica di Roma o altri territori”.

L’obiettivo per tutti sembra essere quello di mettere un punto fermo al di là delle appartenenze.

Sulla stessa linea anche l’intervento del parlamentare europeo della Lega, Matteo Adinolfi, assente per motivi di salute e di lavoro che ha inviato una nota letta dal presidente del consiglio comunale, Colazingari.

“Il pericolo di una riapertura va scongiurata a tutti i costi. Non possiamo – spiega Adinolfi – sottrarci ad un ragionamento che riguarda tutti  e che porti all’implementazione di quella economia circolare che rappresenta  l’unica, concreta, risposta alla gestione dei rifiuti sul nostro territorio”.

Quindi? Si deve avvalorare una posizione politica bipartisan con atti amministrativi chiari per evitare che si resti vincolati alla politica degli intenti.

“Si affiderà al pronunciamento politico ma questo non basta e non  basterà.  Bisogna andare oltre – secondo l’europarlamentare Procaccini,secondo il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini,  il sindaco si deve presentare alla conferenza dei servizi di domani alla regione, con un proprio atto che possa, basandosi anche sui numeri di cui è in possesso, avvalorare l’esigenza di bloccare qualsiasi riapertura o ampliamento. Chiudere il ciclo dei rifiuti sul nostro territorio significa creare occupazione, consentire di abbassare le bollette con ricadute importanti nel rispetto dell’ambiente”.

Sulla linea dell’esigenza di realizzare degli impianti di termovalorizzazione è il deputato della Lega, Claudio Durigon, assente in aula, ma presente tramite una lettera inviata all’assemblea.

“Gli impianti li vogliamo ma devono essere a norma di legge e realizzati in aree idonee cioè lontani dai centri abitati. E ci sono sul territorio aree con queste caratteristiche. Ho seguito da vicino l’attività del Comune di Latina – spiega il consigliere regionale dei 5 Stelle, Gaia Pernarella – e credo che un atto votato da questo consiglio in Regione possa essere determinante perchè esprime la volontà di una intera comunità”.


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