David di Michelangelo in 3D all’Expo di Dubai

Nel padiglione italiano sarà esposta la riproduzione in scala 1:1 della statua

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Chi, se non il David, emblema del Rinascimento italiano ed esempio mirabile ma bistrattato del genio artistico michelangiolesco, poteva essere il soggetto della copia più sofisticata mai realizzata? Il colosso marmoreo attira orde di turisti da tutto il mondo che, una volta giunti alla Galleria dell’Accademia di Firenze, lo ammirano estasiati e dimentichi di tutte le altre interessantissime opere d’arte che lo circondano. Eppure, nonostante la nostra tendenza a strumentalizzarlo, il David sembra essere destinato a farsi portavoce della cultura italiana nel mondo e addirittura a farci progredire nella tecnica.

Il lavoro che lo ha coinvolto in questi mesi, sotto la supervisione scientifica dell’Università di Firenze, ha visto impegnati numerosi esperti al fine di realizzare una riproduzione a grandezza naturale della statua, tramite un’accurata digitalizzazione e poi la stampa in 3D. Risultato: un gemello del David fatto con resina acrilica ricoperta di polvere di marmo che sarà esposto nel padiglione italiano all’Expo di Dubai (per ulteriori dettagli si consulti il sito https://italyexpo2020.it/memoria-e-futuro-il-david-di-michelangelo-a-expo-2020-dubai/).

Per Cecilia Holdberg, direttrice della Galleria dell’Accademia, il progetto è molto significativo perché “ci permette di acquisire nuove informazioni sulla scultura, aggiornando i dati raccolti circa venti anni fa. Si tratta di un passo fondamentale sia per lo studio e la ricerca, sia per le varie tipologie di simulazione e per la conservazione, che ci permette di stare al passo con i tempi”.

Insomma, il David non è nuovo alle riproduzioni: da quella in Piazza della Signoria a quella a piazzale Michelangelo, per non parlare degli infiniti souvenir che lo rappresentano! Ma la versione che andrà a Dubai, così all’avanguardia, induce a ripensare il concetto stesso di copia, che assume nuovi significati e mette in discussione ciò che il patrimonio culturale può rappresentare.

Chissà se al divino Michelangelo questo viaggio nel tempo e nello spazio sarebbe andato a genio!


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Sono nata a Latina nel 1999 e studio Storia dell’arte a Firenze. Adoro visitare i luoghi storicamente e paesaggisticamente più rilevanti del nostro Paese e nel mentre scriverne e parlarne: credo infatti, come diceva benissimo Roberto Longhi, che “ogni italiano dovrebbe imparar da bambino la storia dell’arte come una lingua viva, se vuole aver coscienza intera della propria nazione”. Qui provo, nel mio piccolo, a tenervi informati su ciò che riguarda il nostro Patrimonio.