Roberto Cecere, Segretario Generale della Cisl di Latina

LATINA – “L’allarmante episodio di cronaca registratosi nelle ultime ore in viale Don Morosini torna ad accendere i riflettori sulla situazione di degrado e incuria che ormai da anni si vive in questa zona, segnalata a più riprese dalla Cisl di Latina ma che purtroppo sembra essere ancora lontana dalla sua risoluzione” si legge in una nota del sindacato locale.

Le violenze di giovedì pomeriggio non sono altro che il risultato dell’inasprirsi del clima ormai irrimediabilmente teso che si respira in tutta l’area, divenuta dimora di persone indigenti che vivono in condizioni disperate, in un disagio complesso dettato da acuta sofferenza e rottura radicale rispetto alle reti sociali. In questi anni, insieme al Comitato di quartiere, come Cisl abbiamo cercato a più riprese di fornire soluzioni concrete per riappropriarsi di tali spazi e, soprattutto, per concedere nuova dignità a quelle persone che vi abitano, attraverso dei percorsi di inclusione sociale e azioni urgenti da parte delle autorità competenti.

Tuttavia, nonostante ciò, la situazione non sembra essere migliorata e anzi, ci troviamo nuovamente di fronte all’ennesimo spiacevole episodio accaduto in zona. Per questo motivo, alle ore 18 di questo sabato, la Cisl di Latina organizzerà un presidio per la legalità nei giardini di viale Don Morosini, lì dove continuano a insistere le condizioni più critiche di degrado ed incuria“.

«E’ ormai un anno e mezzo che rappresentiamo queste problematiche alle Istituzioni e gli episodi di cronaca delle ultime ore non sono altro che l’epilogo delle situazioni da noi denunciate in passato» le parole del Segretario Generale della Cisl di Latina Roberto Cecere: «Se da una parte registriamo che da circa dieci giorni viale don Morosini è stato monitorato da un presidio di Polizia Locale, un’azione amministrativa che ha cercato di dare un segnale di cambiamento, dall’altra sappiamo che ciò non può bastare – ha incalzato Cecere –, dato che nella zona dei giardini continuano ad insistere diverse persone senza fissa dimora, in balia degli eventi e del loro fragile destino. Quello che abbiamo sempre chiesto e che continueremo a reclamare è decoro, sicurezza e dignità, tanto per le persone quanto per il quartiere e i suoi residenti.

Purtroppo, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, dobbiamo registrare il numero decisamente sottorganico di agenti, per il quale abbiamo richiesto un incontro al Prefetto e al Questore: il presidio di domani vuole dare un segnale di vicinanza non solo ai residenti, ma anche alle forze di Polizia. Non possiamo rimanere inermi dinanzi a questa situazione: il primo controllo avviene già da parte dei cittadini, i quali rappresentano il primo campanello d’allarme del quartiere. Ecco perché ci aspettiamo una grande risposta della comunità al presidio di sabato pomeriggio, così da ridare dignità tanto alle persone indigenti quanto ad una zona centralissima di una città fresca di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026».


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