ROMA – Come racconta Il Sole 24 Ore di oggi , a seguito di oltre mille reclami presentati, l’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del mercato) ha avviato un procedimento istruttoriio nei confronti di Intesa Sanpaolo Rbm Salute Spa e Previmedical (Servizi per Sanità Integrativa) per due presunte pratiche commerciali scorrette nell’offerta di servizi assicurativi. Più nello specifico le attività delle due società sono al vaglio dell’Agcm perché avrebbero svolto «una pratica commerciale aggressiva, consistente in condotte e omissioni volte a ostacolare l’esercizio dei diritti che derivano dal rapporto contrattuale, inducendo i consumatori assicurati a rinunciare alle prestazioni economiche e assistenziali cui avrebbero diritto», come si legge nella nota dell’Agcm.

Gli assicurati, infatti, secondo le indagini, si sarebbero trovati a dover fronteggiare richieste di documentazione probatoria eccessiva, ritardi nel rilascio delle autorizzazioni alle prestazioni dirette ovvero ritiro dell’autorizzazione già rilasciata, difficoltà/impossibilità di accedere ai call center delle società per chiedere informazioni, mancata erogazione di rimborsi senza apparente motivazione o sulla base di motivazioni pretestuose, valutazioni sulla congruità delle prescrizioni rilasciate dai medici ai consumatori, inadeguatezza e scarsa trasparenza nella gestione dei reclami.
«Inoltre, sia Rbm sia Previmedical avrebbero realizzato una pratica commerciale ingannevole diffondendo a mezzo stampa un messaggio pubblicitario in cui la “Polizza stop liste di attesa di Rbm” verrebbe prospettata, contrariamente al vero, come soluzione per chi è “stufo dei tempi del Servizio Sanitario Nazionale” – recita una nota della Autorità garante –. Una condotta che, se verificata, violerebbe gli articoli 20, comma 2, 21 e 22, del Codice del Consumo».

Il 25 ottobre, sono state anche condotte verifiche ispettive nelle sedi delle due società coinvolte nell’istruttoria, in collaborazione con il Nucleo Speciale della Guardia di Finanza.


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