APRILIA -Emergenza rifiuti a Roma, stop di Rida. Altissimi: «Monte Carnevale soluzione già proposta nel 2012, ma in questo settore nel Lazio bisogna saper attendere per essere ‘beatificati’». Dal 30 dicembre l’Ama, l’azienda municipalizzata dei rifiuti capitolini, non ha potuto più inviare l’indifferenziato a trattamento presso il Tbm di Aprilia, di proprietà della Rida Ambiente.

L’azienda di Aprilia lo scorso 26 dicembre si era detta disposta ad accogliere fino a 220mila tonnellate di rifiuti, 100mila in più rispetto all’anno precedente, ma chiedeva l’individuazione da parte della Regione Lazio, di una discarica di servizio dove conferire i residui del Tbm. «Osservo – spiega il patron di Rida, Fabio Altissimi – che nella nostra regione si trovano spazi nelle discariche laziali per i rifiuti prodotti dagli impianti abruzzesi, che trattano con accordi interregionali i rifiuti romani, mentre non trovano spazio per quelli gestiti nel Lazio».

L’amarezza di Altissimi però traspare tutta nella considerazione successiva in cui ripercorre la storia del sito individuato dalla Raggi per quella che dovrebbe essere la nuova discarica a servizio della Capitale.
«Purtroppo occorre notare con rammarico – spiega Altissimi, raggiunto telefonicamente, che in questo settore bisogna saper attendere per essere ‘beatificati’. Il sito di Monte Carnevale venne proposto nel 2012 quando al Ministero dell’ambiente c’era Corrado Clini, ma poi venne scartato perché sorgeva in prossimità ad una zona di interesse militare. All’epoca venne proposta Monte Carnevale come discarica, e impianti TM i così detti tritovagliatori, per il trattamento dei rifiuti urbani tal quali.
Oggi poi, a distanza di otto anni, gli impianti TM (i così detti tritovagliatori, nel frattempo definiti fuorilegge dalla Comunità Europea) proposti all’epoca dagli imprenditori romani, nei tavoli tecnici organizzati dall’allora Ministro Clini, come per magia sono partiti per la Pianificazione dei rifiuti urbani, e probabilmente si arriverà anche al successivo miracolo dell’individuazione della discarica di Monte Carnevale. Molti italiani dimenticano la storia recente. C’è chi, invece, continua ad avere buona memoria e diffida di queste improvvise e repentine beatificazioni che accadono solo a Roma».

Nel frattempo però, la situazione della Capitale d’Italia ricorda molto la Napoli dell’emergenza “monnezza”: cassonetti stracolmi, dal centro alla periferia e rifiuti abbandonati a terra.
La situazione è così grave tanto da spingere l’Avvocato Jacopo Marzetti, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio, a sollecitare azioni straordinarie per igienizzare i luoghi dove i ragazzi passano la gran parte del loro tempo.
L’emergenza, quindi, vista l’impossibilità di dirottare i rifiuti indifferenziati nel Tmb apriliano, è destinata ad acuirsi.

Il tutto mentre prosegue il balletto di Virginia Raggi sul sito dove dovrebbe sorgere la nuova discarica. La maggioranza in Campidoglio scricchiola, rimanendo in piedi soltanto sommando il voto della Sindaca stessa. In queste ore, infatti, da più parti nel Movimento
fanno a gara nell’esprimere la contrarietà rispetto alla scelta della Raggi che il capo politico e Ministro degli Esteri Di Maio bolla come “personale di Virginia Raggi”. A Roma in ogni caso è sempre più grave l’emergenza rifiuti e sotto la pressione della necessità si rischiano scelte che poi magari possono risultare anche avventate.


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