Fermati due gemelli per l’aggressione al 19enne Gabriele Ferrari. L’accusa è di tentato omicidio

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Gli agenti del commissariato di Anzio della polizia di stato hanno sottoposto a fermo due gemelli di 20 anni, italiani di origini serbo dalla parte di madre e bosniache da quella del padre.

I due sono accusati del pestaggio del 19enne Gabriele Ferrari, avvenuto domenica 24 settembre in piazza Cesare Battisti nella cittadina del litorale laziale. Per i due l’accusa è di tentato omicidio.

Ad incastrarli un serie di testimonianze e l’approfondita analisi delle telecamere presenti nella zona.

Il 19enne li aveva rimproverati perché stavano correndo troppo con l’auto, a pochi metri da una fermata del bus. I due sono scesi dalla vettura e lo hanno picchiato colpendolo con calci e pugni. Poi sono risaliti a bordo dell’auto e prima di fuggire hanno investito la vittima colpendolo alle gambe.

L’attività di indagine della polizia, coordinata dalla Procura, è stata rapida, molti, infatti, i testimoni che alle 17 di ieri hanno assistito al la scena. Il 19enne è stato trasportato in codice rosso in ospedale. I gemelli si trovavano a bordo di una Fiat Panda color grigio.

Gli inquirenti, arrivati sul posto dopo pochi minuti, hanno trovato sull’asfalto anche un coltello che potrebbe appartenere ad uno dei due aggressori. Da qui è scattata una vera e propria caccia ai due che è terminata nel tardo pomeriggio di martedì.

Fondamentale anche l’analisi dei video che sostanzialmente hanno ripreso le fasi dell’aggressione ma anche la fuga precipitosa dell’auto che si è allontanata in tutta fretta dal teatro del pestaggio avvenuto in pieno giorno.

Nei confronti dei ventenni potrebbero scattare anche aggravanti. Le condizioni del ragazzo, che ha riportato una serie di traumi alla faccia, sono in miglioramento e non è in pericolo di vita.


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