Fernando Bassoli, il primo sindaco repubblicano di Latina eletto nel 1946

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Un periodo fondamentale della storia della nostra città: quello della giunta del 1946-1951, guidata dal Sindaco Fernando Bassoli che ricostruì una Latina ridotta a macerie dalla guerra. Bassoli arrivò in Agro Pontino nel 1935 proveniente da Carpi, popoloso centro in provincia di Modena. Era un dirigente della Cooperativa Braccianti di Carpi. Come tutti i “carpsan” Bassoli aveva in mente idee progressiste e tanta voglia di fare. Da quel posto arrivarono diversi esperti di bonifica, in passato appartenenti alla Parmigiana-Moglia, ora Consorzio Bonifiche Emilia Centrale. Bassoli nel 1945 fu nominato commissario prefettizio, nel 1946, il 7 marzo, eletto sindaco nelle fila del Partito repubblicano italiano. Andò a formare una giunta con il Pci. Nelle prime elezioni alle quali fu permesso alle donne di votare il Pri raggiunse oltre il 30% dei voti nel capoluogo, conquistando anche i sindaci di Cisterna, Itri, Norma, Terracina, Sermoneta. Bassoli arrivava da un posto dove aveva imparato l’arte della diplomazia e del rapporto continuo con le persone, i “carpsan” oltre a vantarsi di avere a disposizione la piazza più bella d’Italia hanno poi creato un polo manifatturiero di importanza internazionale. Il sindaco di Latina non i fermava mai, viaggiava alla velocità del suo grande concittadino Dorando Pietri, maratoneta che ha fatto la storia della sua disciplina. E’ stata sua l’idea di dedicare a Mazzini e Garibaldi i busti ai giardini pubblici, inaugurati dal ministro repubblicano Pacciardi. Nelle elezioni del 1951 la Democrazia Cristiana ottenne una valanga di voti. Vittorio Cervone – un galantuomo anche lui – fu eletto sindaco scudocrociato. Il nipote del sindaco Bassoli, Fernando – giornalista e scrittore che ora vive a Trento – ha sottolineato: <Mio nonno fece molto per la nostra comunità. E lo sanno tutti. Chiedete pure in giro. La carriera politica di mio nonno fu successivamente condizionata da un episodio datato 1957, quando rimase vittima di un drammatico sinistro. La sua auto fu centrata in pieno da una Harley Davidson guidata da un diciottenne (che guidava sdraiato in orizzontale sulla moto) all'altezza di Borgo San Donato. Un'intera famiglia: padre, madre e due figli, si ritrovò di colpo in un fosso con ossa rotte e traumi vari.
Sapete chi soccorse per primo mio nonno? L'avvocato Giorgio Zeppieri che passava di lì. All'Ospedale Civile, però, combinarono un guaio grosso. Non si accorsero che aveva riportato la frattura delle vertebre cervicali. Vi rendete conto? Non gli misero nemmeno un collarino, niente di niente. Non solo. Lo operarono così bene da rendergli una gamba più corta dell'altra di 12 cm. Misteri della Sanità pontina. Rioperata a Roma, la gamba tornò più o meno a posto, ma quella frattura alle vertebre non rilevata produsse disastri. Mio nonno Fernando perse progressivamente la vista, a causa della formazione di un meningioma olfattivo che gli distrusse i nervi ottici.
Tutto ciò non gli impedì di sedere in Consiglio comunale per vent'anni. Pioniere della bonifica, primo Sindaco di Latina, Presidente del Circolo cittadino, primo Concessionario Fiat della provincia (quella, per intenderci, di viale 18 dicembre, colpita da provvedimento di "zona verde" da parte del Comune negli anni 80), vittima della strada e vittima della malasanità. Ma soprattutto: persona onesta.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.