Ferschtman, Gnocchi, Lucchesini, trio d’eccezione al Castello Caetani di Sermoneta, per il Festival Pontino di Musica sabato 17 luglio.

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Sermoneta-Ferschtman, Gnocchi, Lucchesini per il Festival Pontino di Musica, sabato 17 luglio, un trio d’eccezione al Castello Caetani di Sermoneta. In programma musica di Beethoven, Kodály, Glière. Annullato invece il concerto di domenica 18 luglio.

È un trio d’eccezione quello che si esibirà al Castello Caetani di Sermoneta per il 57° Festival Pontino di Musica sabato 17 luglio (ore 21, in caso di pioggia il concerto si terrà nelle Scuderie del Castello; si rispetterà l’ordine di prenotazione del pubblico).

Troveremo sul palco la violinista Liza Ferschtman, il violoncellista Giovanni Gnocchi e il pianista Andrea Lucchesini, musicisti di prestigio internazionale, docenti ai Corsi di perfezionamento di Sermoneta (Lucchesini da quest’anno). Tre grandi solisti che condividono fra loro l’impegno per l’insegnamento e la passione per la musica da camera. Figlia di musicisti russi, cresciuta in Olanda, Liza Ferschtman è apprezzata per la versatilità musicale e l’intenso lirismo, elogiata da The Guardian per la “vivace personalità musicale”. Giovanni Gnocchi ha suonato con le principali orchestre internazionali, in Asia, Europa e nelle Americhe, attivo camerista in formazione in duo o trio, dal 2008 è membro della Lucerne Festival Orchestra e dal 2012 professore all’Universität Mozarteum di Salisburgo dove vive. Andrea Lucchesini è oggi in Italia uno dei migliori pianisti della sua generazione; capace di spaziare dal repertorio classico al contemporaneo, ha collaborato a lungo con Luciano Berio; negli ultimi anni si è dedicato con passione al repertorio schubertiano, di cui ha recentemente inciso gli Improvvisi in un cd accolto dal plauso della critica internazionale.

Insieme i tre musicisti eseguono il pezzo conclusivo della serata, il Trio per archi e pianoforte n. 7 in si bemolle maggiore op. 97 “L’Arciduca” di Beethoven. Il musicista di Bonn lo ultimò nel 1811 e lo eseguì lui stesso al pianoforte in prima esecuzione nel 1814, in quella che fu la sua ultima apparizione come pianista in pubblico a causa dell’aggravarsi della sordità. Beethoven lo dedicò all’Arciduca Rodolfo d’Austria, suo allievo e protettore che ebbe in dedica anche altre importanti produzioni, come la Missa Solemnis e il Quarto e Quinto Concerto per pianoforte. Si sa che Beethoven fu molto felice della composizione di questo Trio (il settimo in ordine di catalogo), che si caratterizza per la felicità dell’invenzione, le dimensioni imponenti, quasi di respiro sinfonico, e la scrittura equilibrata e concertante fra i tre solisti.Il concerto si apre con una selezione da Huit morceaux pour violon et violoncelle op. 39 (1909) opera di raro ascolto, in stile tardoromantico, del compositore russo Reinhold Glière e prosegue con il Duo per violino e violoncello op. 7 di Zoltán Kodály, opera giovanile del 1914, riecheggiante della musica popolare magiara.

Per sopraggiunti impedimenti del maestro Petracchi, il Campus Internazionale di Musica di Latina è costretto ad annullare il concerto di domenica 18 luglio.

LIZA FERSCHTMAN rinomata per la sua forte personalità musicale e la versatilità della sua musicalità, esito di un forte dinamismo e un intenso lirismo, Liza Ferschtman è acclamata dalla stampa musicale internazionale. Il New York Times ha elogiato la “purezza e bellezza raffinata del suo modo di suonare”, mentre The Guardian ne ha ammirato la “vivace personalità musicale” e la “bella qualità lirica”. Figlia di musicisti ebrei russi, Liza è cresciuta in un ambiente musicale e ha avuto le sue prime lezioni di violino dal leggendario violinista e amico di famiglia, Philipp Hirschhorn. Dopo la sua morte ha studiato con Herman Krebbers, Ida Kavafian al celebre Curtis Institute of Music di Philadelphia e David Takeno a Londra. Dopo aver vinto il Dutch Music Award, il premio più illustre per i musicisti olandesi, nel 2006 Liza si è esibita come solista con molte delle migliori orchestre del mondo, tra cui la Royal Concertgebouw Orchestra, la London Philharmonic, la Dallas Symphony Orchestra, la Budapest Festival Orchestra, la Warsaw Philharmonic e Brussels Philharmonic, collaborando con direttori come Jaap van Zweden, Iván Fischer, Stéphane Denève, Jacek Kaspszyk, Jun Märkl, Frans Brüggen, Neeme Järvi, Otto Tausk e Thomas Søndergård. Liza Ferschtman è anche appassionata musicista da camera ed è ospite nei festival di tutto il mondo. Dal 2007 è direttore artistico del Delft Chamber Music Festival. Numerose le incisioni discografiche: con l’etichetta Challenge i Concerti per violino di Beethoven, Dvořák, Mendelssohn, Korngold e Bernstein (Serenade). Ha anche registrato la musica da camera di Mendelssohn, Schubert e Beethoven. Il CD di Liza con opere solistiche di Bach e Ysaÿe è stato scelto come “CD del mese” dalla rivista “The Strad”. Anche la sua ultima registrazione (Korngold Concerto e Bernstein Serenade) è stata acclamata dalla stampa internazionale.

GIOVANNI GNOCCHI italiano residente a Salisburgo ha debuttato come solista in concerto per due violoncelli e orchestra assieme a Yo-Yo Ma, che disse: “giovane meravigliosamente pieno di talento, darà un grande contributo alla musica ovunque egli vada”. Come solista si è esibito sotto la direzione di Gustavo Dudamel, Christopher Hogwood, Carlo Rizzi, Pavle Dešpalj, Daniel Cohen, all’Hong Kong Arts Festival, Wiener Konzerthaus, Mozart-Woche Salzburg, Essen Philharmonie, Wiesbaden, Stuttgart, Mannheim. Vincitore del primo Premio al Concorso “F. J. Haydn” di Vienna, del Borletti Buitoni Trust Fellowship di Londra (entrambi con il David Trio), si è inoltre laureato ai Concorsi Primavera di Praga, A. Janigro di Zagabria, e in duo al Parkhouse Award alla Wigmore Hall di Londra. Attivissimo camerista, si esibisce regolarmente con musicisti come Leonidas Kavakos, i membri del Quartetto Hagen, Elizabeth Leonskaja, Pekka Kuusisto, Alena Baeva, Gordan Nikolić, Roman Simović, Jens Peter Maintz, Wolfram Christ, Diemut Poppen, Jennifer Stumm, Pavel Gililov. Suona spesso in duo e trio con Alexander Lonquich e Ilya Gringolts; recentemente ha debuttato al Lucerne Festival in trio con Olli Mustonen e Alessandro Carbonare, ha suonato in Giappone inaugurando la Ark Nova Concert Hall, è stato solista assieme a Mario Brunello, e invitato nei festival internazionali Ljubljana Cello Fest in Slovenia, Rovigo Cello Festival e Ilumina Festival in Brasile, Järna Music Festival in Svezia, Delft Music Festival in Olanda. È stato Solo Cellist della Camerata Salzburg per 8 anni, Guest Principal Cellist alla Royal Philharmonic Orchestra di Londra, dal 2008 è membro della Lucerne Festival Orchestra. Nel 2012 ha vinto il concorso come Univ. Professor all’Universität Mozarteum di Salisburgo.

ANDREA LUCCHESINI formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose ed i più grandi direttori. La sua ampia attività lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, proposto sia in concerto sia in numerose registrazioni in disco, dalle giovanili incisioni per EMI (Sonata in si minore di Liszt, Sonata op. 106 “Hammerklavier” di Beethoven, Sonata op. 58 Preludi op. 28 di Chopin) fino alla festeggiatissima integrale live delle 32 Sonate di Beethoven (Stradivarius), mentre con Giuseppe Sinopoli e la Staatskapelle di Dresda ha inciso per Teldec due capolavori del ‘900 come Pierrot lunaire di Arnold Schönberg ed il Kammerkonzert di Alban Berg. Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio: in duo con il violoncellista Mario Brunello ha inciso l’integrale dell’opera beethoveniana, le Sonate di Brahms, ed inoltre composizioni di Chopin, Schumann, Schubert e Lekeu. Per BMG ha inciso il Concerto II “Echoing curves” di Luciano Berio sotto la direzione dell’autore: questa registrazione segna una delle tappe fondamentali di una stretta collaborazione con Berio, accanto al quale Lucchesini vede nascere Sonata (l’ultimo ed impegnativo lavoro del compositore italiano per pianoforte solo), eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente consegnata – con tutte le altre opere pianistiche di Berio – ad un disco AVIE Records divenuto rapidamente edizione di riferimento. Negli ultimi anni Lucchesini si è immerso c nel repertorio schubertiano, a partire dalla registrazione degli Improvvisi, in un CD AVIE Records accolto dal plauso della critica internazionale; dal 2018 collabora con l’etichetta tedesca AUDITE, per la quale ha realizzato “Dialogues”- con musiche di Berio, Scarlatti, Schubert e Widmann – e iniziato un progetto discografico dedicato alle ultime opere di Schubert, di cui sono già stati pubblicati i primi due CD. Si dedica con passione anche all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino al 2016 direttore artistico. Tiene inoltre frequenti masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui il Mozarteum di Salisburgo, ed è frequentemente invitato nella giuria dei più importanti concorsi internazionali, oltre a far parte dal 2008 degli Accademici di Santa Cecilia. Dal 2018 è direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana.

Il 57° Festival Pontino è sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo

 


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Sono nata a Roma il 29 ottobre del 1981, vivo a Sermoneta dove gestisco una piccola impresa nel borgo medievale. Nella mia cittadina, che amo e vivo con entusiasmo, mi interesso di politica e attività sociali. Laureata in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione, sono molto attiva nel volontariato. Dalle pagine di News-24.it spero di raccontarvi con entusiasmo e passione la mia splendida Sermoneta: un borgo incantato, dove è possibile fare un viaggio nel tempo e nella natura...