ROMA – Il fatto è accaduto circa un mese fa presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma. Una donna che lavora lì come infermiera si è presentata il giorno del vaccino di suo figlio minorenne con il suo camice bianco indosso, nonostante non fosse di turno in quella giornata. Una volta arrivato il turno del ragazzo, la mamma ha chiesto alla collega di turno di poter effettuare in prima persona il vaccino al giovane, fortemente impaurito e che “non si sarebbe lasciato toccare da nessuno, se non da lei” – come riportato nell’edizione odierna de “Il Messaggero“.

La collega incaricata di iniettare la dose al 13enne avrebbe accettato, fidandosi della collega e soprattutto della richiesta protettiva di una mamma nei confronti di suo figlio: quello che non si sarebbe mai aspetta però è stato vedere la donna spruzzare il contenuto della dose sul pavimento, non iniettando nulla nel corpo del ragazzo.

Beccata sul fatto, a quel punto la mamma no-vax avrebbe iniziato a balbettare, cercando illogiche giustificazioni e provando a dare la colpa al suo essere goffa. A quel punto era chiaro cosa stesse accedendo e la donna è stata portata in amministrazione.

La direzione del Sant’Andrea ha dunque deciso di sospendere e denunciare la 47enne. Ora il caso è passato agli agenti di polizia del commissariato Flaminio Nuovo, i quali attualmente stanno indagando: l’infermiera è stata denunciata con l’accusa di falso e ora rischia anche il posto di lavoro.


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