E’ riuscito, in qualche modo, ad inserirsi in una chat di whatsapp riservata a studenti delle scuole superiori spacciandosi, evidentemente, per uno di loro. A questo punto ha iniziato a postare contenuti sempre più osceni causando, ovviamente, la reazione di alcuni genitori di ragazzi di un istituto superiore del capoluogo. Quello che è trapelato è che si tratta di una chat con almeno un centinaio di iscritti, per la maggior parte delle classi seconde (15enni e 16enni per la maggior parte).

Un adulto, evidentemente facendosi passare per uno studente, ha iniziato ad interagire all’interno della chat postando immagini molto spinte per poi contattare personalmente alcune delle studentesse, ed inviando anche a loro messaggi ed foto inequivocabili. E’ stata proprio una delle ragazzine a parlare della cosa con i propri genitori, che sono andati alla Polizia Postale. E’ partita quindi una indagine: il reato ipotizzato è quello di adescamento.

Le famiglie dei ragazzi hanno parlato con la dirigenza dell’istituto comprensivo; la dirigenza ha inviato una lettera in cui si spiega espressamente che “il gruppo creato viene utilizzato in modo improprio e non per comunicazioni corrette. Pertanto i genitori sono invitati a controllare le chat WhatsApp e in generale i social media utilizzati dai propri figli al fine di evitare qualsiasi problematica”.


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