VELLETRI – Dalle prime ore del mattino di ieri, 7 giugno, in vari Comuni della Provincia di Roma i Carabinieri della Compagnia di Velletri, col supporto di un velivolo del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare e unità cinofile, hanno eseguito un’ordinanza – emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica – che dispone l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 9 persone (8 indagati destinatari di custodia cautelare in carcere e un indagato sottoposto agli arresti domiciliari) ritenute gravemente indiziate del delitto di concorso nello spaccio di droga.

I militari hanno deferito in stato di libertà 2 persone e ne hanno arrestate altre 6 per i medesimi reati con contestuale sequestro di oltre 4mila dosi di cocaina e oltre 20mila dosi di hashish nell’ambito di un volume d’affari stimato in circa 80.000 euro al mese.

Sta venendo effettuata inoltre effettuata in queste ore la perquisizione delle abitazioni di altre 12 persone per trovare eventuali altri quantitativi di droga.

Le indagini hanno permesso di rilevare l’esistenza di un sodalizio, attivo nel comprensorio dei Castelli Romani, dedito alla produzione e spaccio al dettaglio di cocaina e hashish.

Tra i soggetti arrestati emergono, in particolare, le figure di due giovani di Velletri, figli di un noto imprenditore locale, i quali sono gravemente indiziati, attraverso lo smistamento di schede telefoniche intestate a soggetti fittizi, l’utilizzo di veicoli a noleggio, forme di comunicazione criptate soprattutto via SMS, l’individuazione di soggetti preposti alla custodia dello stupefacente e altri dedicati allo spaccio al dettaglio, di gestire gran parte del traffico di droga della zona.

Il contesto criminale che alimenta il traffico di droga è, da sempre, molto attivo nell’area di Velletri dove la piazza di spaccio è contesa da anni tra gli albanesi, indeboliti da recenti attività d’indagine eseguite dall’Arma dei Carabinieri, e gli italiani, che possono contare su un maggior legame con la realtà territoriale che consente di adottare un approccio criminale diverso ma ugualmente aggressivo e che crea, tra la popolazione locale, forte allarme sociale.

Tutti gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.