ROMA – Governo, Salvini: «Non è tempo di votare, bastano quindici persone in Parlamento per avviare una fase nuova»
Destra e sinistra sono categorie del passato. «Dicono – spiega Salvini – che io sia cambiato ma io sono sempre lo stesso, indosso la giacca quando vado in Senato e uso i toni che si addicono alla fase che viviamo, con una pandemia in corso e un disastro economico che questo governo non è in grado di fronteggiare”, sono le parole di Matteo Salvini intervistato a LaChirico.it. Meglio nuove elezioni o governo con questo Parlamento, gli chiede il direttore. “Non è tempo di votare, il centrodestra è pronto a governare. Governiamo già in 14 regioni su 20. Bastano quindici persone di buona volontà in Parlamento per avviare una fase nuova».

Sull’ipotesi di crisi, Salvini è tranchant: «Non so che succederà, e non lo sanno neanche gli italiani. Dovremmo parlare di ripartenza, di ricette per l’economia, invece Conte Zingaretti Di Maio e Renzi parlano solo di poltrone e rimpasti. È surreale”. “Di Renzi non mi fido – dice il leader della Lega – e di lui non si fidano neanche gli italiani. L’ ho detto anche al presidente della Repubblica: i nostri figli a gennaio devono tornare a scuola ma non mi sembra che il trasporto pubblico locale sia stato potenziato. Possiamo lasciare il governo ad Azzolini e Bonafede? Serve una squadra all’altezza». Interrogato da Chirico sul profilo di un eventuale governo Salvini, il leader della Lega ha detto: «Incontro molte persone di buona volontà. Sulle questioni economiche persone come Giulio Sapelli o Giulio Tremonti potrebbero dare una mano. Sulla giustizia servono donne esperte come Giulia Bongiorno».

In politica estera Salvini dice:«Mi congratulerò con il presidente eletto Joe Biden. Per me gli Usa sono la prima democrazia occidentale, un sistema di valori e di alleanze nel quale mi riconosco, certamente da preferire al regime cinese, iraniano o turco». Alla domanda di Chirico sull’eventuale trasferimento, in Israele, dell’ambasciata italiana da Tel Aviv a Gerusalemme, Salvini ha risposto: «Se fossi capo del governo, lo farei immediatamente. Israele è un modello di democrazia e innovazione, è campione di investimenti in ricerca avanzata, biomedicina, intelligenza articolare. E poi è una società giovane, un esempio di convivenza tra popoli e culture diverse. Lo spostamento dell’ambasciata a Gerusalemme lo ha fatto il presidente Donald Trump, è tra i suoi meriti in politica estera: a differenza di altri, non ha aperto guerre improvvisate ma ha tenuto fede alla parola data».


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteSan Felice Circeo. Interruzione idrica, Protezione Civile ed autobotti comunali in campo per consentire il nomale funzionamento delle scuole
Articolo successivoRivoluzione Nardella, entro il 2023 solo made in Italy nel centro storico