Don Vincenzo Russo – siciliano, insegnante di religione al liceo scientifico “Grassi” – era l’anima dell’Oratorio Salesiano negli anni Sessanta. Don Russo, dopo una lunga permanenza a Latina, decise poi di lasciare l’abito talare per andare a vivere in Inghilterra con la famiglia, tra lo sconforto di centinaia di giovani e il chiacchiericcio dei latinensi. Era un tipo duro e coriaceo. Sor Vincenzo era invece un laico nato a Vignola, in provincia di Modena, che lavorava all’interno dell’Oratorio con l’incarico di stare dietro il bancone del bar a versare bicchieri di spuma o aranciata e rilasciare le tesserine con i bollini per prelevare palloni o le racchette da ping pong. Quando fu trasferito a Roma, dopo molti anni di permanenza a Latina, il Partito della Rifondazione Comunista protestò presso le autorità ecclesiastiche. “Sor Vincenzo non si tocca”, dissero gli esponenti del partito di Bertinotti. Non furono ascoltati.

II cinema era il ritrovo domenicale, una bella sala dedicata a Don Bosco, ora in gestione a privati. Tanti film western e cartoni animati animavano i pomeriggi. Le partite di calcio e basket, sotto l’egida del Cos (Centro Oratoriano Sportivo) erano uno dei momenti più attesi nella vita dell’Oratorio. Tanti ragazzi sono cresciuti sul campo di via Sisto V, seguiti da dirigenti e allenatori seri e preparati. Vincenzo D’Amico – commentatore della RAI – è stato ceduto per una manciata di palloni dal Cos all’Almas, poi alla Lazio. A soli dodici anni era un piccolo fenomeno: ogni sera, sotto i riflettori, arrivava a mille palleggi. Anche Bruno Conti – campione del mondo in Spagna nel 1982 – ha vestito la casacca del Cos Latina. L’aggregazione era tanta all’interno del centro “Don Bosco”. Lo sport era in testa a ogni energia, non mancavano laboratori teatrali, gite, boy-scout, incontri culturali, musica, biciclettate. In trasferta si andava con una Fiat 600 multipla che accoglieva anche otto giocatori!

Don Russo riuscì ad imbarcare la fortissima squadra di basket per la Sardegna, impegnata in serie D con coach Luciano Marinelli, dopo aver fatto scaricare tutti i giornali provenienti da Roma Fiumicino e diretti a Cagliari Elmas. Il Cos vinceva partite importanti grazie a un quintetto interamente composto da latinensi, erano in campo anche Cani e Gatti, gli arbitri talvolta sorridevano quando effettuavano il rituale riconoscimento. Don Russo organizzava feste ad ogni ricorrenza.

Durante un Carnevale mise tutti alla prova durante la gara della pasta asciutta. Qualcuno dalla tribuna gli rovinò un dente scagliandogli un sasso con la fionda. Il sacerdote disse: “Chi è stato?”. Poi tirò dritto per la sua strada, incurante del pericolo. L’Oratorio Salesiano di Latina è vissuto anche sull’impareggiabile Sor Vincenzo, un laico originario dell’Emilia che si prodigava in tutti i ruoli, dal barista al gonfiapalloni. Quando fu trasferito a Roma, il partito della Rifondazione Comunista emise un comunicato di protesta. Don Russo poi decise di lasciare Latina per Londra. Arrivò Don Orlando Cruccas, un sardo che univa i giovani delle classi sociali più disparate e introdusse anche aspetti culturali nella vita oratoriana. Le orme di Don Carlo Torello negli anni 50 sono state seguite da Don Pietro Artusio e Don Stelvio Tonnini.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.