festival cori

CORI- Il 29 luglio a Cori con un concerto di musica antica per la 57° edizione del Festival Pontino di Musica. Il concerto dei nuovi talenti provenienti dalla Civica Scuola Claudio Abbado di Milano.

Dalle ore 19 sarà possibile visitare la mostra dei rami originali delle Antichità di Cori incise da Giovambattista Piranesi.

Una nuova collaborazione segna l’edizione di quest’anno del Festival Pontino di Musica, ancora una volta mirata alla promozione di nuovi talenti: è quella con la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano che per il concerto nel Chiostro di Sant’Oliva a Cori, splendido esempio di scultura quattrocentesca con il suo ciclo di 27 capitelli marmorei, giovedì 29 luglio (ore 21.30) presenta alcun

i dei suoi migliori studenti provenienti dall’Istituto di Musica Antica della scuola. Sono Luca Bossi (flauto traversiere), Norma Torti (viola da gamba), l’indonesiano Punto Bawono (tiorba) e la tedesca Amelie Held (clavicembalo). Quattro interpreti, con una già solida formazione e una avviata carriera concertistica, che presso l’istituto milanese si stanno specializzando in musica antica, approfondendo le prassi esecutive con strumenti d’epoca medievali, rinascimentali, barocchi e classici.

Il programma della serata presenta alcune Sonate e Concerti di Georg Philipp Telemann, Giuseppe Sammartini e Georg Friedrich Händel, fra i principali e più celebri compositori attivi in Europa nella prima metà del Settecento.

In occasione del concerto, dalle ore 19 sarà possibile visitare presso il Museo della Città e del Territorio di Cori la mostra dei rami originali delle Antichità di Cora incise da Giovambattista Piranesi e concessi in prestito dall’Istituto Centrale per la Grafica per il 300° anniversario della nascita del maestro veneziano (1720-1778). Le matrici fanno parte della monografia che il Maestro ha dedicato ai monumenti della Città, visitata tra il 1761 e il 1763, riconoscendo in essi l’espressione di quella originalità architettonica della romanità classica – da lui definita “etrusca” – che solo due secoli dopo le scienze dell’archeologia hanno sancito. La mostra, con la supervisione scientifica del Prof. Domenico Palombi (Sapienza – Università di Roma) e l’allestimento dell’arch. Paolo Sellaroli, offre un percorso eccezionale lungo il quale si possono ammirare contestualmente i rami originali, le relative stampe e i monumenti immortalati dal Maestro ed ancora intatti nella Città (informazioni e prenotazioni per la visita alla mostra, tel. 338-6001235).

Biglietti concerto: € 10 intero – € 5 ridotto

Ingresso al museo: 5 euro

Info:

Fondazione Campus Internazionale di Musica, Via Varsavia 31, 04100 Latina, tel. 329-7540544; www.campusmusica.it, info@campusmusica.it;

https://www.facebook.com/www.campusmusica.it


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Classe ’96, laureata in Management dei beni culturali presso l’università di Macerata. La carriera universitaria e lavorativa mi hanno formata nella scrittura online e giornalistica. Appassionata di arte e spettacolo. In continua formazione nel campo del marketing e della comunicazione.