Il prefetto Falco già al lavoro con l’emergenza immigrazione. Il suo motto : “Stare tra la gente”

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LATINA- Il nuovo prefetto Maurizio Falco, che succede a Maria Rosa Trio che, prima donna a guidare il palazzo del Governo a Latina, ha lasciato la provincia pontina per andare a ricoprire lo stesso incarico a Lecce. Il prefetto Falco, originario di Napoli proviene da Piacenza, città al centro della triste cronaca che riguarda la caserma “Levante”, dove 10 carabinieri sono stati arrestati e l’immobile è stato posto sotto sequestro.Il neo prefetto ha già incontrato il sindaco Damiano Coletta, il presidente della Provincia Carlo Medici, il vescovo Mariano Crociata e i membri del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. “La squadra dello Stato deve essere unita e la sua azione deve essere visibile ai cittadini sul territorio” ha detto in apertura di incontro con i giornalisti.

“Non si tratta semplicemente di un avvicinamento per me, ma di un’esperienza diversa, con un’impostazione diversa alla quale sono pronto, con tanta umiltà e con tanta voglia di stare in mezzo alla gente. Il prefetto non sta nel Palazzo, ma si muove e lavora soprattutto al fianco dei sindaci e delle pubbliche amministrazioni”. Un inversione nell’approccio al lavoro, ha spiegato Falco. “Il prefetto non è solo un controllore del governo – ha detto – ma deve essere il migliore rappresentante delle esigenze del territorio. Il nostro ruolo sta cambiando e lo si è visto in particolare nel periodo del Covid. E’ necessaria una flessibilità organizzativa istituzionale per una miglior reazione dello Stato, non solo nelle situazioni di emergenza”.

“Accorciare le distanze” è il motto con cui il nuovo prefetto di Latina si è presentato alla città. “E’ importantissimo fare, ma anche far vedere cosa si fa. Accorciare le distanze tra cittadini ed istituzioni significa spiegare le decisioni che vengono prese; i cittadini vogliono sapere che cosa si fa nei Palazzi. E i cittadini devono anche sapere che questo Palazzo è aperto, a loro, aperto alla verità e alla collaborazione con le istituzioni”.

“Conosco la dimensione dei problemi di questa provincia e di alcuni comuni. Prima di dire cose e dare giudizi sarà mia premura muovermi sul territorio e conoscere personalmente la provincia”.

Nel corso di un primo incontro con i membri del Comitato non è mancato il confronto sulla situazione coronavirus in provincia; tra i temi accennati anche quello della movida. “Vengo da Piacenza dove sono stati 5 mesi difficili con 980 morti” ha commentato il nuovo prefetto Falco che ha detto di aver già incontrato il direttore generale della Asl di Latina Giorgio Casati. “Voglio seguire l’evoluzione della situazione con i medici e con le persone competenti che hanno come solo obiettivo capire come il fenomeno si sviluppa sul territorio. Da questo momento sono uno di Latina e cerco di capire cosa è opportuno per questo territorio soprattutto sul fronte anti-Covid”.

Altro tema caldo quello dell’immigrazione con il nuovo prefetto che riceve un’importante eredità dal suo predecessore Maria Rosa Trio. “Qui a Latina ho trovato degli ottimi professionisti. Siamo tutti consapevoli che il fenomeno dell’immigrazione possa avere una recrudescenza. Noi dobbiamo farci trovare pronti anche ad un’accoglienza che potrebbe farsi più preoccupante con il problema del Covid. In questo senso sarà importante la collaborazione con i sindaci e agli amministratori locali”.

“I tre anni vissuti a Piacenza mi hanno fatto capire che può succedere di tutto – ha detto in chiusura il nuovo prefetto di Latina -, e consapevole della difficoltà della gestione di questo territorio, per me la cosa più importante è operare con uno spirito di squadra con i sindaci e il presidente della Provincia”.

E proprio sull’immigrazione, in queste ore, arriva il primo banco di prova per il neo prefetto, con l’emergenza Lampedusa.Stamane sono giunti 57 immigrati tunisini, ospiti nella sede Expo-Fiera, di proprietà dell’ente provincia.Per tutti è iniziato il rito del tampone Bisogna far prevalere la sicurezza a 360 gradi.


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