LATINA – L’improvvisa scomparsa di Antonio Pennacchi ha scosso un’interà comunità, come dimostrano le parole d’addio spese dalle personalità politiche di Latina e dintorni.

“La scomparsa improvvisa e inaspettata di Antonio Pennacchi lascia un vuoto incolmabile nel
panorama culturale italiano e nella città di Latina. Antonio Pennacchi infatti, con le sue opere che hanno raccontato la nostra storia e quella della città e della terra che tanto amava, ha saputo issarsi nel gotha della letteratura italiana vincendo il Premio Strega e regalando grandissimo lustro alla nostra comunità.
Lo ricorderemo sempre con immenso affetto e in questo momento voglio porgere le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari”. Così in una nota la Senatrice pontina di Coraggio Italia, Marinella Pacifico.

“La morte di Antonio Pennacchi porta via a Latina una voce che ha saputo raccontare come nessuno la storia di questa città, della sua gente, della sua comunità. E l’intero Paese perde uno scrittore tra i migliori degli ultimi decenni. I suoi romanzi, gli articoli, le invettive anche contro la politica, sono stati da stimolo per il nostro territorio e per il dibattito pubblico, arricchendo ognuno di noi. Pennacchi, come pochi altri, ha dato lustro a Latina facendo conoscere la storia di queste terre, la Fondazione, restituendo dignità a chi ha messo sangue e sudore nella bonifica. Il Premio Strega per Canale Mussolini legherà per sempre il nome di Antonio Pennacchi a Latina. Da parte mia le più sentite condoglianze alla famiglia” ha invece affermato in una nota la consigliera comunale e provinciale Giovanna Miele.

”I sacrifici delle intere generazioni di coloni dell’Agro pontino sono uno dei capisaldi della storia d’Italia agli occhi del mondo grazie ai romanzi di Antonio Pennacchi. Latina gli è debitrice”. Così Claudio Durigon, sottosegretario al Mef e coordinatore regionale della Lega Lazio.

“Ho appreso con sgomento la notizia della morte di Antonio Pennacchi. Conosceva e amava Latina come pochi altri. Ha saputo raccontare la città, i suoi volti, la sua storia, le sue sfaccettature con uno stile unico e inconfondibile che lo ha portato a vincere il Premio Strega. Alla politica, a quella locale in particolare, lanciava invettive e provocazioni mai banali che erano fonte di riflessione per tutti. Le mie più sincere condoglianze alla famiglia per questa perdita improvvisa che lascia un vuoto incolmabile per Latina tutta” .Lo ha dichiarato il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Latina senatore Nicola Calandrini.

“Apprendo con grande tristezza dell’improvvisa scomparsa dello scrittore Antonio Pennacchi che ci lascia all’età di 71 anni. Una enorme perdita non solo per la città di Latina ma per tutto il Paese. I suoi racconti hanno reso il nostro territorio un luogo letterario, dalla Fondazione ai giorni nostri. È una vera e propria icona di Latina. Pennacchi appartiene al patrimonio della città e tutti i latinensi oggi gliene rendono giustamente merito. Porgo le più sentite condoglianze alla sua famiglia a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città di Latina” ha dichiarato invece il sindaco Damiano Coletta.

“Apprendo con sgomento e dolore la notizia della improvvisa scomparsa di Antonio Pennacchi. Antonio ed io siamo cresciuti, come molti della nostra generazione, all’Oratorio “Don Bosco”. Il padre serviva messa e noi bambini, divertiti, lo aiutavamo. Poi ci siamo rivisti qualche anno dopo, quando entrambi militavamo nella Giovane Italia. Antonio, con il passare degli anni, ha imboccato un altro sentiero politico. Sempre mantenendo intatte la passione, l’intelligenza, l’animo libero che lo catterizzavano. Mi ha regalato una emozione grande quando, nella parte seconda di “Canale Mussolini”, ha dedicato pagine alla memoria di mio padre. Il nostro era un legame familiare: con la sorella Laura ho condiviso l’impegno in Parlamento. Pur se in diversi schiaramenti, non è sono mai venuti meno la collaborazione istituzionale ed il rispetto reciproci. Incontrai Antonio, Laura e tutta la famiglia Pennacchi al “Fogolar Furlan” in occasione dello scorso Santo Natale. Fu una giornata di vera festa! Non dimenticherò le sue lunghe camminate sotto i portici di Corso della Repubblica, aiutato dal bastone per il dolore alla schiena che lo tormentava. Antonio é stato importantissimo per la nostra città: a livello nazionale ed internazionale, anche grazie al Premio Strega nel 2010 con “Canale Mussolini”, ha illuminato Latina del suo talento. Una città la nostra che, da questa sera, è già più buia. Alla moglie, alla figlia, e a tutta la famiglia Pennacchi, giungano le mie più sincere ed affettuose condoglianze”. Queste invece le parole scelte da Vincenzo Zaccheo per ricordare l’amico Pennacchi.


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