Il soffio del vento: Bambino

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Bambino

Il bambino non è proprietà dei genitori, né della scuola, né dello Stato. Quando nasce ha diritto alla felicità. L’uomo libero non è proprietà di nessuno e non possiede nessuno. 

Mario Lodi

Per avviare una riflessione sull’infanzia, è opportuno partire da questo nitido pensiero espresso da Mario Lodi,  pedagogista, scrittore e insegnante di scuola elementare di Piadena (1922-2014). Come seguace delle metodologie educative di Célestin Freinet, Mario Lodi è stato un punto di riferimento per migliaia di educatori che nell’attività professionale si sono ispirati alla sua visione pedagogico-didattica.  Mario Lodi è stato anche per me un vero Maestro, che ho avuto modo di conoscere e  frequentare, leggere e seguire per tanti anni all’interno del M.C.E. (Movimento di Cooperazione Educativa).

La sua lezione di vita mi ha sempre indotto a non dimenticare che nel mondo centinaia e migliaia di bambini, nelle parti più povere del pianeta, in diverse nazioni del sud, muoiono ogni giorno per fame, malaria, malattie facilmente curabili e che molti bambini abbandonati, cosiddetti “invisibili”, sono costretti a vivere nella miseria e nella povertà, subiscono quotidiane violenze e vivono soli in strada.

Non c’è dubbio, come afferma la scrittrice e psicoterapeuta italiana, Gianna Schelotto che «tutti ci sentiamo inconsciamente come Hansel e Gretel, bambini esposti e vulnerabili». Pertanto tutti gli adulti, soprattutto genitori e insegnanti hanno la responsabilità di aiutare i bambini a crescere in maniera sana ed equilibrata e di tener conto che sono decisive, ai fini di un normale sviluppo di personalità, le deprivazioni emotive, affettive, sensoriali, intellettuali e sociali.

Sulla scia dell’insegnamento di Mario Lodi, ma anche di altri Maestri (Bruno Ciari, Aldo Pettini, Albino Bernardini, Bepi Malfermoni, Alberto Alberti…), verso i quali è doveroso avere sempre debiti di riconoscenza e di gratitudine, abbiamo imparato a difendere i diritti inalienabili di ogni bambino: diritto alla vita, alla salute, all’educazione e al rispetto dell’identità individuale, etnica, linguistica, culturale e religiosa.

Alcuni -proverbi africani ci ricordano che «per crescere un bambino ci vuole l’intero villaggio» e che «se istruisci un saggio fai un uomo saggio, se istruisci un bambino istruisci una nazione».

 

 

 

 


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