Il soffio del vento: Classici

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I classici sono importanti non tanto per le risposte che hanno dato (che sono legate al loro periodo storico, e quindi provvisorie) ma per le domande che hanno posto. 

Luigino Bruni

Il termine classico assume diversi significati riferibili alle persone, agli oggetti, ai periodi storici, alle istituzioni, alle varie  teorie e discipline che costituiscono il sapere umano. Si parla infatti di artisti, autori, scrittori, filosofi e poeti classici, di libri, stampe, quadri, abiti, mobili, film e monumenti classici, di età, di tempi e di secoli, di civiltà, cultura, educazione, istruzione, scuole, studi, università classici.

Classico, in riferimento a una lingua, a uno stile, a un’opera letteraria, artistica e musicale, è ciò che è conforme ad un modello perfetto considerato eccellente, esemplare, di grande valore e  degno di essere imitato nel tempo, da altri.

Per l’ampiezza del significato l’espressione essere un classico si riferisce in questa breve riflessione ai libri, alle opere  storico-letterarie e artistiche. Pertanto in quest’ottica i classici sono considerati quei libri che hanno scandito il cammino culturale dell’umanità, sono le opere fondamentali della letteratura e dell’arte di tutti i tempi. Classici sono ritenuti gli autori, come Omero, Dante, Shakespeare, Machiavelli, Cervantes, Goethe, Galileo, Darwin, Michelangelo, Leonardo, Mozart, Beethoven e altri autori che, attraverso i secoli, hanno raccontato l’uomo e la sua crescita intellettuale e spirituale, culturale e sociale.

La forza dei classici sta nel fatto che possono ancora parlare a noi contemporanei, che possono raccontare delle questioni che appartengono al nostro vissuto e che restano sempre attuali. I classici affrontano, infatti, situazioni universali “senza tempo” che, pur prendendo in esame temi di fondamentale importanza, ambientati in realtà lontane nel tempo e nello spazio, possono davvero toccare  il cuore del lettore di ogni età.

Ha scritto il cardinale Gianfranco Ravasi: «la lettura dei classici o dei sapienti di ogni civiltà crea questa sorpresa: è la scoperta della loro modernità perché il loro è un pensiero atemporale che coglie in profondità i segreti costanti dell’anima umana nel bene e nel male… Sono proprio i grandi classici, Bibbia compresa, ad aprire squarci sul presente e sul futuro capaci sia di rappresentare la realtà sia di dare senso alla vita». E lo scrittore Italo Calvino ha aggiunto che «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire».

 


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