Immerso nel bosco, sulle rive del lago di Nemi sorge il Tempio di Diana, un luogo di culto dedicato alla Dea delle foreste, protettrice degli animali, custode delle acque, dea della caccia, dea dei fiumi e dei torrenti, dea della verginità e del parto.

Raggiungere il Tempio, purtroppo, non è del tutto semplice. Questo, poiché le indicazioni che si scorgono sul lago non proseguono lungo il tragitto o disorientano. Potrebbe essere una buona idea quella di chiedere informazione agli abitanti del posto, i nemesi.

Tuttavia, vale la pena di perdersi tra i boschi per scovare il tesoro che celano: un complesso archeologico di straordinaria rilevanza, un luogo venerato già nell’età del bronzo. Questo luogo è avvolto da un’aura di mistero e sacralità.

Come raggiungere il Tempio di Diana

Per raggiungere il Tempio è necessario recarsi fuori dal borgo di Nemi, verso il belvedere che affaccia sul lago. Successivamente scendere verso un tortuoso sentiero. Nei pressi di un’azienda agricola, una strada si stacca, e, dopo poco, si giunge al Sito archeologico.

Il Tempio di Diana: la storia

Luogo sacro già da prima dell’età romana, il Tempio di Diana è caduto per secoli nell’oblio. Era articolato in un grande complesso che si estendeva per poco meno di 50 mila metri quadrati. Il vasto cortile ospitava il Tempio (dove si svolgevano i riti) e le sale per i doni portati a Diana. Inoltre, la struttura comprendeva anche degli ambienti per i sacerdoti, alloggi per accogliere i pellegrini, un teatro e sale adibite a bagni per l’idroterapia.

Il Tempio di Diana era molto frequentato fino alla tarda età imperiale. Con l’espandersi del cristianesimo fu progressivamente abbandonato e nel corso dei secoli la vegetazione lo ricoprì quasi del tutto.

Oggi la parte più integra è rappresentata da grosse nicchie a monte, in cui si presume fossero collocate delle statue.

Cosa vedere nei dintorni

Il Tempio di Diana si trova nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani, si specchia sul Lago di Nemi. L’omonima cittadina è parte di un complesso di borghi accroccati sui Colli Albani. Nelle vicinanze si può, ad esempio, visitare Genzano di Roma, Rocca di Papa, assaggiare la gustosa porchetta di Ariccia, godersi le acque del Lago Albano o percorrere itinerari a piedi o in mountain bike che consentono di esplorare gli angoli più belli della zona.


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Classe ’96, laureata in Management dei beni culturali presso l’università di Macerata. La carriera universitaria e lavorativa mi hanno formata nella scrittura online e giornalistica. Appassionata di arte e spettacolo. In continua formazione nel campo del marketing e della comunicazione.