IL voto in Ciociaria : L’unica grande novità è Sgarbi, sindaco di Arpino. Il resto è noia

72

Il ballottaggio tra Daniele Natalia e Alessandro Cardinali ad Anagni, la vittoria al primo turno di Piergianni Fiorletta a Ferentino, il successo a valanga di Alioska Baccarini a Fiuggi. Quindi l’affermazione di Vittorio Sgarbi ad Arpino. Del sottosegretario al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi. E poi i risultati in tutti gli altri centri impegnati in questa tornata amministrativa. Gli spunti non mancano, ma una premessa è necessaria: in provincia di Frosinone l’elettorato di centrodestra è maggioritario. Emerge chiaramente alle europee, alle politiche e alle regionali. In qualsiasi competizione dove è prevalente il voto di opinione. Alle comunali a volte possono scattare altre dinamiche. Può perfino succedere che in un Comune importante come Ferentino la coalizione non si presenti. Ma il fatto nuovo, da qualche anno, è un altro: il Pd e il centrosinistra perdono sistematicamente terreno. E anche quando vengono eletti sindaci di area, succede che però hanno bisogno di maggioranze ampie, civiche e trasversali, nelle quali gli esponenti del centrodestra hanno un peso significativo. È esattamente quello che si sta verificando.

La partita di Ferentino
Piergianni Fiorletta torna ad indossare la fascia tricolore. Lo fa al primo turno e alla guida di una coalizione civica. Nella quale ci sono anche “pezzi” importanti (e autorevoli) di centrodestra. Ma c’è pure l’impronta netta di Pensare Democratico di Francesco De Angelis. Da dieci anni il Pd si divide spesso: alla Provincia ma anche alle comunali. Ancora una volta la “conta” è stata vinta dalla corrente di De Angelis. A Ferentino il simbolo del partito era posizionato con Alfonso Musa. Ma una parte dei Democrat ha fatto campagna elettorale per Fiorletta. Non ci sono dubbi su questo. Il compito più difficile lo ha il segretario provinciale Luca Fantini, chiamato a districarsi tra posizioni impossibili. Dopo l’appoggio a Luca Di Stefano nella corsa alla presidenza della Provincia, Francesco De Angelis trova un’altra conferma a Ferentino. Piergianni Fiorletta ha esperienza e spalle larghe: nella fase della campagna elettorale ha mantenuto tutti gli equilibri. Adesso dovrà farlo anche nella fase della formazione della giunta e poi nell’amministrazione della città. I presupposti ci sono, ma soltanto tra qualche mese si capirà quanto è davvero lunga la coperta civica. Il primo cittadino uscente Antonio Pompeo ha puntato tutto su Alfonso Musa. Il risultato finale dice però che il ballottaggio non c’è stato. Un elemento sul quale riflettere. A dimostrazione di come ogni elezione faccia storia a sé. E di come gli elettori sappiano distinguere e diversificare.

La sfida di Anagni
Tempi supplementari nella città dei Papi. Tra il sindaco uscente Daniele Natalia e l’ex vicepresidente della Provincia Alessandro Cardinali. Alcune considerazioni vanno fatte. Nei mesi scorsi in troppi avevano sottovalutato Natalia, che è stato capace di riorganizzarsi e di avere dalla propria parte i simboli dei tre partiti del centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Non era scontato e neppure semplice. Adesso si apre un’altra partita, nella quale dovrà trovare ulteriori spazi. E il traino delle liste non potrà essere lo stesso del primo turno. Ma Daniele Natalia ha già dimostrato di avere determinazione e strategia. Alessandro Cardinali se la giocherà fino all’ultimo voto. Saranno fondamentali non soltanto le possibili alleanze (complicati gli apparentamenti ufficiali), me pure le strategie finalizzate a rivolgersi direttamente ai diversi elettorati. Vedremo pure quali saranno le scelte di chi è rimasto fuori dal ballottaggio: Danilo Tuffi e Luca Santovincenzo. Con Tuffi era schierato l’ex capogruppo regionale del Popolo delle Libertà Franco Fiorito. Per diversi mesi il suo nome è stato in pole position per la candidatura a sindaco. Alla fine però non è andata così e la partita ha preso inevitabilmente un’altra piega. Nelle prossime due settimane il testa a testa tra Daniele Natalia e Alessandro Cardinali sarà sicuramente avvincente. Per la cronaca, Pensare Democratico di Francesco De Angelis sostiene Alessandro Cardinali.

La vittoria di Sgarbi
Nell’intervista a Ciociaria Oggi Vittorio Sgarbi era stato chiarissimo. Rilevando: «Ad Arpino mi candido con entusiasmo e passione: le chiese, i palazzi, l’urbanistica e l’architettura della città sono un biglietto da visita straordinario. Sono certo che si determinerà un legame fantastico con la cittadinanza. Cosa che non si è verificata altrove. Ad Arpino avevo dato la disponibilità a ricoprire il ruolo di assessore alla cultura, poi la situazione è cambiata e… ho colto l’attimo. Dentro di me ho sempre voluto candidarmi sindaco della città che ha dato i natali a Cicerone». Gli avevamo chiesto in quell’occasione: a proposito di Cicerone, cosa si sente di promettere nel caso venisse eletto sindaco di Arpino? Aveva risposto Vittorio Sgarbi: «Vuole dire “quando sarò eletto sindaco di Arpino”. Intanto il Certamen, evento conosciuto in tutta Europa. La manifestazione sarà potenziata e posso assicurare che verranno tutti: ministri, studiosi, professori. Tutti. È mia intenzione realizzare una Scuola di retorica e di eloquenza per politici. Nel paese di Cicerone. Ci riusciremo, vedo tutte le premesse giuste. Ad Arpino si respira intensità». Adesso ci sarà la prova dei fatti. Ma il segnale che il sottosegretario al Ministero della Cultura aveva chiesto è arrivato. E in ogni caso i riflettori nazionali si sono accesi su Arpino.

Baccarini a valanga
Alioska Baccarini è stato confermato a valanga sindaco di Fiuggi. Baccarini sta scalando posizioni nel centrodestra provinciale e le proporzioni del bis lo confermano. Non c’è stata partita. Fiuggi è la città di Sara Battisti, confermata consigliere regionale del Pd con oltre 17.000 preferenze. Un’altra dimostrazione di come ogni elezione faccia storia a sé. Infine, un altro elemento ormai chiaro. Le comunali sono sempre più spesso un appuntamento nel quale i leader cercano di rafforzare la propria posizione, perfino all’interno del partito. Perché poi sono i consensi a fare davvero la differenza in ogni tipo di consultazione. I diversi sistemi elettorali consentono perfino delle divisioni, come succede nel centrodestra per esempio. Conta vincere. Tutto il resto è noia.

(Fonte Ciociaria Oggi )


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteIncidente frontale all’incrocio davanti la facoltà di Ingegneria: illesi i conducenti
Articolo successivoMatilde Celentano si presenta alla stampa : “Sarò il sindaco di tutti, inclusivo, sarò una mente libera”