POMEZIA – Giampaolo Olivetti della Olsa Informatica srl è stato rieletto presidente di Impresa, l’Associazione nazionale dell’Industria e delle Piccole e Medie Imprese nata nel 2018, per un nuovo triennio nell’assemblea privata dell’associazione, tenutasi a Pomezia. Olivetti sarà affiancato da tre vice presidenti eletti nella stessa occasione: Antonio Forcina della Dpg Consulting srl, Emiliano Rossato della Rossato Group srl, Roberto Tartaglione della Meta srl.

Nel corso dell’evento è stata anche eletta Michela Quattrociocchi, prima presidente del gruppo Giovani di Impresa, creato nell’ottobre scorso e formato da più di 30 aziende con imprenditori di età compresa tra 18 e 42 anni; la Quattrociocchi avrà accanto a sé tre vice presidenti, due donne e un uomo, Chiara Mastrantoni della Dmxlab srl, Flavia Loggia della Loggia Industria Vernici srl, Claudio Coscione della Sec Impianti srl, a segnare la volontà di dare risalto all’apporto che può dare l’imprenditoria giovane e femminile in questa fase di ripartenza dell’economia.

Per Impresa è stato un appuntamento importante della sua breve ma già intensa storia, in quanto ha rappresentato il primo rinnovo delle cariche associative dalla sua nascita. Un’elezione giunta al termine di un lungo percorso in cui il gruppo dei Saggi, Antonella Zonetti, Francesco Costigliola, Raffaele Loggia e Michele Fantasia, ascoltando gli associati, ha predisposto le candidature. L’assemblea è stata guidata dal direttore generale, Saverio Motolese, che ha sottolineato come «Il cuore di Impresa è mettere in connessione gli imprenditori tra di loro, farli conoscere, far loro condividere esperienze, criticità, soluzioni. Noi siamo il luogo dove vengono registrati i reali bisogni dell’imprenditoria, ed è questo il modello di cui l’imprenditore ha bisogno, concreto, fattivo».

Nel suo discorso di insediamento, il neo eletto presidente Giampaolo Olivetti ha sottolineato come «per il prossimo triennio, come Impresa, dobbiamo porci obiettivi ambiziosi: continuare, anzi aumentare, il nostro trend di crescita del numero di associati, offrire sempre più servizi, nuovi e all’avanguardia, e essere in grado di affrontare le nuove sfide davanti alle quali ci pone il momento di crisi che stiamo vivendo», e questo in quanto «alla pandemia – ha proseguito Olivetti – si sono aggiunti l’aumento dei costi energetici, la penuria di materie prime, e l’incremento vertiginoso dei costi delle stesse». Il presidente Olivetti si è poi rivolto alla politica, affermando che «la nazione sconta il fardello di una eccessiva burocratizzazione delle pratiche necessarie per ogni autorizzazione, dalla creazione di reti a banda larga alla realizzazione di strutture necessarie per ampliare le realtà produttive», toccando anche il tema delle infrastrutture viarie: «La politica dica se vuole che moriamo sulla Pontina, oppure se ci sono altre intenzioni. Occorre un’autostrada, occorrono mezzi pubblici, che percorrano velocemente e in maniera efficiente tutto il territorio, perché i ritardi infrastrutturali che stiamo subendo vanno a influire sui costi delle aziende, a partire da quelli per i trasporti, delle materie prime e dei prodotti». Ampio lo sguardo di Olivetti sul Pnrr, in merito al quale «occorrono chiarezza, concretezza, immediatezza: enti e realtà produttive hanno bisogno di sapere quanto arriverà e quando, come i fondi saranno distribuiti, chi e come potrà accedervi. I bandi devono essere resi semplici e veloci».

Sul mercato del lavoro e il reperimento di professionalità si è poi concentrata la neo presidente del gruppo Giovani, Michela Quattrociocchi: «Occorre ridurre il gap presente tra offerta e domanda di lavoro. La nostra proposta, nel medio termine, vede la creazione di una piattaforma dove sia le risorse che le aziende possano accedere e usufruire di numerosi servizi, integrando al proprio interno anche l’unione con istituti di istruzione; a questo vorremmo affiancare eventi ricorrenti con cadenza semestrali che offrirebbero a chi è in cerca di nuova occupazione e non solo ai giovani, un’opportunità su settori a loro più consoni. Impresa come promotrice di queste iniziative, tramite le numerose aziende associate, punterebbe alla creazione di eventi dove l’accoglienza delle aziende, le proposte di formazione e le prove pratiche potrebbero portare anche ad una immediata contrattualizzazione. Nel lungo termine miriamo ad integrare il percorso scolastico degli istituti presenti sul territorio allineandolo con le effettive richieste del mercato del lavoro».

Nel corso dell’assemblea pubblica, intitolata “Il Pnrr nell’economia reale per cambiare il futuro – Le chiavi concrete per accedere ai fondi”, e che ha visto la partecipazione di sindaci del territorio, come Damiano Coletta (Latina) e Antonio Terra (Aprilia), e Annalisa Muzio in rappresentanza della Provincia di Latina, è iniziata con due panel, tenuti da Stefano Zecchi, Partnership consultant innovation manager, e di Marco Cherubini, Business development manager e Esg Ambassador, il primo e da Enzo Altobelli, Ceo e fondatore di Profima srl, sono state esaminate le opportunità del PIano nazionale di ripresa e resilienza, approfondite poi nel corso della tavola rotonda “Accelerare lo sviluppo attraverso una nuova sinergia tra pubblico e privato”, moderata da Luca Cifoni, giornalista economico del quotidiano nazionale Il Messaggero.

Nel corso del dibattito, il vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, ha osservato come per il Pnrr, ma soprattutto sui fondi per la programmazione 2021-27, «occorre avere idee chiare per l’utilizzo dei fondi in maniera bilanciata sui territori per una regione che sia unita e non solo più una somma di territori: la priorità è dare un quadro unitario. Per questo pensiamo a rafforzare assi infrastrutturali come la Orte-Terni-Rieti a nord e la Formia-Cassino-Sora-Avezzano a sud». «Il lavoro svolto da Impresa assumere un valore pragmatico», aggiunge l’europarlamentare Salvatore De Meo, che ha ammonito come «ci troviamo di fronte a una grande disponibilità di risorse, che non saranno però sufficienti a raggiungere obiettivi ambiziosi per la transizione ecologica e digitale; inoltre, per decenni non siamo stati abituati a spendere, e c’è il rischio di spendere male: occorre prepararsi con largo anticipo ai bandi». ll presidente della Camera di Commercio Frosinone e Latina, Giovanni Acampora, ha affermato che «il Pnrr è una grande scommessa per il nostro Paese, un’occasione di modernizzazione della pubblica amministrazione e di rafforzamento del sistema produttivo e rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo. Insieme alla programmazione regionale, abbiamo a disposizione una quantità di risorse senza precedenti, e sarà fondamentale condividere le priorità che dovranno essere comuni. Tutto questo deve avvenire con una grande attenzione al mondo delle imprese e dobbiamo farlo con la consapevolezza che due sono gli aspetti su cui dobbiamo accelerare: tempestività e semplificazione. La trappola della burocrazia costa 57 miliardi di euro all’anno risorse sottratte allo sviluppo e alla crescita. A tutti serve un’agenda chiara, con regole e tempi di attuazione certi, per non disperdere le ingenti risorse». L’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patané, ha ricordato che, anche per la città metropolitana, «il problema è la nostra capacità di spesa, e di rendere concreti i finanziamenti. Roma ha una quantità di risorse straordinarie, ma ci scontriamo con la burocrazia soverchiante e con la mancanza di risorse tecniche, come architetti e ingegneri. La cosa più importante è quindi costruire un’alleanza pubblico-privato».

Il presidente della commissione regionale Infrastrutture e trasporti, Enrico Forte, ha ricordato poi che «le opere viarie non sono finanziabili con il Pnrr», e, a proposito della Roma-Latina, che «resta confermata e sarà un’autostrada. Sulla Campoverde-Cisterna-Valmontone, che è stata commissariata e sulla quale la Regione ha chiuso tutte le procedure, e rimane l’ultima tranche per concludere gli espropri, ho convocato una seduta per il 6 giugno con il commissario e l’assessore, per fare il punto della situazione». Critici su molti temi i sindacati, con Armando Valiani (Ugl) che ha chiesto alla politica «semplificazione e sburocratizzazione, stipendi adeguati e formazione», mentre per il segretario regionale della Cisl, Maria Veltri, «le politiche attive del lavoro, che sono determinanti, non sono mai state realmente attuate», e il segretario generale della Cgil di Frosinone e Latina, Giovanni Gioia, ha sottolineato il fatto che «l’Italia è il Paese con il lordo più alto e il netto più basso per le paghe dei lavoratori, c’è l’esigenza di lavorare sul cuneo fiscale, affinché il potere di acquisto dei lavoratori aumenti e le aziende trovino un abbassamento del costo del lavoro».


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.