In piazza braccianti indiani e bengalesi contro il lavoro nero e contro la burocrazia

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Si è svolta sotto il palazzo della prefettura di Latina una manifestazione delle comunità indiana e bengalese per protestare  contro il lavoro nero e per sollecitare lo snelliemnto delle pratiche per il  rilascio dei permessi di soggiorno.

“Come Organizzazione Sindacale che tutela e rappresenta i braccianti agricoli della nostra Provincia, si legge in una nota della Uila Uil,  non possiamo che essere d’accordo con tale manifestazione condividendo in pieno tutte le motivazioni, sottolineando ancora una volta che, il settore agricolo nella nostra Provincia è composto per quasi il 50 per cento da manodopera extra comunitaria, riteniamo che non siano più accettabili ritardi del genere da parte della Questura e della Prefettura nel rilascio di questi documenti che, ricordiamo ancora una volta, sono l’ultimo baluardo di legalità che rimane a questi lavoratori per avere garantito il diritto di un lavoro regolare e non finire imbrigliati nelle maglie del lavoro nero ed irregolare”.

Le due comunità chiedono anche alla Prefettura e alla Questura di Latina di istituire dei canali istituzionali e preferenziali rivolti alle Organizzazioni, come ad esempio le strutture di Patronato, che da anni fanno da intermediari per l’invio di tali pratiche agli uffici preposti. “È infatti sempre più frequente la richiesta da parte dei nostri iscritti di conoscere lo stato in cui versano pratiche come ricongiungimenti familiari e richieste di cittadinanza a cui però, non riusciamo a dare una piena e soddisfacente risposta a causa della mancata possibilità di potersi interfacciare con gli uffici preposti a lavorare tali domande e, per tanto, riteniamo che sia giunto il momento che gli uffici ci diano la possibilità di interfacciarsi con loro in maniera tale da poter, da una parte assistere al meglio i nostri assistiti e dall’altra aiutare l’Ente nel produrre eventuale documentazione aggiuntiva che possa permettere il buon esito della pratica proposta”, afferma la Uila Uil.

Tra i problemi che in questo momento affliggono i braccianti anche quello relativo al Green Pass. Nonostante la comunità abbia aderito in maniera massiccia alla campagna di vaccinazione proposta dalla Asl con mezzi ad hoc itineranti, i braccianti per questioni burocratiche non hanno ottenuto la certificazione verde e sono obbligati a fare i tamponi per andare a lavorare.

Una delegazione è stata ricevuta dal prefetto, Maurizio Falco, il quale  ha detto che c’è la piena collaborazione per poter mettere sul piatto le nostre iniziative. “Accelerare le procedure per il rilascio dei permessi di soggiorno, sanare l’irregolarità, combattere il caporalato, questi i cardini su cui si baserà l’azione della prefettura nei prossimi giorni. L’integrazione nasce dal confronto e con la legalità vinciamo tutti ”

Un’ altra manifestazione regionale si terrà a Roma, sabato 6 novembre, in piazza Esquilino.


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