E’ stato inaugurato il punto vaccinale al Teatro San Francesco, in via dei Cappuccini a Latina. Qui si è spostato da oggi il centro in cui si somministra Astrazeneca che era al centro anziani. Luogo che ospiterà invece, dal 12 aprile, il punto vaccinale che prima si trovava al Goretti.

Una riorganizzazione necessaria per curare meglio tutti coloro che sono colpiti dal contagio. In questi ultimi giorni anche l’ultimo reparto disponibile è diventato reparto Covid per assistere il numero sempre maggiore di persone che necessitano di ricovero. Il direttore della Asl di Latina, Silvia Cavalli, ha ringraziato “la Curia per la disponibilità di questo luogo, che è anche simbolico. Questo è il centro Astrazeneca che va avanti. É uscita ieri una raccomandazione su questo vaccino, che non è però una restrizione. Noi crediamo sulla vaccinazione, che ci porterà fuori da questa situazione critica. Anche fuori dalla criticità della rete ospedaliera. Noi stiamo cercando di garantire assistenza non solo a tutti i pazienti Covid che ne hanno bisogno, ma anche a chi ha altre patologie. Oggi – ha aggiunto per il secondo giorno consecutivo i dati dei contagi sono minori rispetto ai giorni scorsi e spero quindi che possa essere un segnale di uscita dalla terza ondata”.

“La campagna vaccinale procede bene – ha spiegato il responsabile per Latina, Loreto Bevilacqua – Ad oggi 79mila persone hanno ottenuto la prima dose. Lavoriamo molto sugli over 80 per eliminare i rischi.

La seconda dose è stata già somministrata a 15mila over 80, il 60%. Proseguiamo. Oggi c’è la possibilità di avere a disposizione anche questo teatro e stiamo lavorando per incrementare le dosi giornaliere. Partiremo con medici e famiglia e le farmacie. Il vaccino è l’unico modo di non far circolare il virus”. IL vescovo Crociata ha sottolineato che la chiesa è in prima linea per difendere i più deboli e per questo si prodiga per concedere altri spazi, per accelerare la vaccinazione. Il prefetto Falco ha osservato che l’organizzazione è democrazia, è trasparenza.

“Siamo molto contenti di questa soluzione di cui ci siamo fatti anche promotori – spiega il medico di medicina generale Enzo De Amicis che presiede l’associazione Valore Donna – Anche in questo momento il teatro ci sta dando una mano,  un contributo per accelerare la campagna vaccinale per tornare poi alla sua vera funzione”.

 


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