Dalla TgrRaiLazio del 13 luglio (https://twitter.com/TgrRaiLazio) è stata data la notizia relativa a studi di ricerca sugli effetti del Sars-Cov-2, condotti sia presso l’Università di Tor Vergata sia presso l’Università La Sapienza di Roma.
L’intuizione è della ricercatrice Elena Campione del policlinico dell’Università Tor Vergata di Roma. La dott.ssa durante l’intervista ha sostenuto che, durante le fasi cruciali della Covid-19, si ammalavano gli adulti e gli anziani con sintomi gravi, mentre i bambini non si ammalavano o presentavano sintomi lievi. Ciò è dovuto al fatto – ha continuato – che l’immunità naturale dei bambini deriva dalla lattoferrina, una proteina globulare che viene ereditata dai neonati durante l’allattamento. Essa viene studiata, infatti, per le sue proprietà antivirali potentissime: blocca la porta di ingresso del virus nella cellula.
Testata sia su pazienti all’esordio della malattia sia su quelli asintomatici, dopo dieci giorni dall’inizio della terapia si osservava la scomparsa dei sintomi e dopo altri dieci giorni si aveva la negativizzazione del tampone.
Parallelamente anche presso l’Università La Sapienza sono stati avviati studi di laboratorio come ha sostenuto la prof.ssa di microbiologia Piera Valenti, secondo cui la lattoferrina blocca le fasi precoci della malattia e, a detta dell’università del Michigan (USA), essa è attiva anche quando la cellula è infetta. Aggiunge anche che vanno evitati per questa funzione tutti i prodotti (integratori) dove la lattoferrina risulta addizionata di altre sostanze.
Francesco Giuliano
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