Ho ascoltato,ieri sera(tv),i genitori di Giulio Regeni a proposito dello sconveniente (eufemismo) traffico commerciale italo-egiziano,quindi, della incuria(eufemismo) del nostro Stato riguardo a situazioni criminose e criminali vuoi quella dei Cucchi,tra le più recenti, vuoi quella del povero Giulio. In entrambe i casi raggiri, oscurità,omissioni, un esigere chiarezza e giustizia immediati; nossignori,in Italia non si può. Un paese dove tutto è rallentato da due mostri fino a oggi ineliminabili, una burocrazia fessa e bugiarda, un canchero opprimente, offensivamente deleterio e deprimente, oltremodo dannoso; una giustizia deficiente cioè inadempiente e oltraggiosa al punto tale da essere,per fortuna,surrogata o supplita dalle persone umiliate e offese -le famiglie- attivatesi in prima istanza per esigere giustizia. “Il tempo è una spazzola sciocca che tutto confonde….” recita una canzone (Il tempo, Mina) , verissimo per l’Italia,paese del “quandomai” dove riforme, interventi necessari e riparatori impiegano anni e secoli per vedere uno spiraglio di luce. Dove il tempo confonde e affonda fatti e misfatti. Vogliamo parlare della scuola? Un pianeta reso arido e infecondo anch’esso a causa di ritardi, rimandi, inguacchi a non finire . Ora sono tutti elettrizzati da questi c…. di esami di maturità, un altro carrozzone di Pèsti (Tespi era una cosa seria!) che, fosse stato in me, avrei eliminato da sempre: dico “Pèsti” pensando agli alunni-candidati “ap-pestati” da una prova per lo più insensata e macchinosa, una prova non necessaria, mai riformata se non con delle pezze e neanche a colori! Della Giustizia neanche a parlarne, degli apparati burocratici neppure e così di seguito. Gli esami,appunto: si parla ancora di testi,in questa fase riproposti per/come prova: a quel che mi risulta finora non è mai stato proposto un testo di Pasolini,ad esempio, o di Brecht o di Goethe etc. Nella mia lunga carriera,a quel che mi consta, una sola volta fu propinato un brano di Gramsci (al tempo in cui insegnavo) e da allora mai più: anche questi esempi attestato il ritardo,nella fattispecie mentale oltre che culturale. Quanto al Regeni, ai miei tempi i docenti (non tutti!) incitavano criticamente gli alunni a protestare, a scendere in piazza, un’azione oggi doverosa e civile. La mia proposta, seriamente provocatoria: alunni italiani, bloccate questi esami farsa,resi ancor più farseschi da un virus che,nel caso specifico(Regeni) andrebbe salutevolmente strumentalizzato; alle strette, proponete voi al Ministero il testo: Sul caso Regeni ! Figurarsi e quandomai! Avessero mai dato un tema sul terrorismo, brigate nere o stragi, mai! Anche questa una deficienza congenita al pianeta scuola che manco quello di Marte! Italia e Scuola DEFICIENTI cioè mancanti (da lat. deficere=venir meno,essere da meno etc. ). (gimaul)


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