LATINA – Per la seconda volta in poco più di un mese e mezzo abbiamo assistito in presa diretta al surreale e tragicomico spettacolo di lunghe code sulla Pontina a causa di decine e decine di forature a catena per un manto stradale indegno di questo nome e con vere e proprie voragini aperte dalla pioggia incessante.

Una vera e propria Caporetto per la politica e per l’ente controllato dalla Regione, l’Astral, chiamato alla manutenzione drll’Sr148. Non stiamo qui a fare i populisti e a scatenarci nella critica come il sentiment più diffuso sui social imporrebbe.

Registriamo però che delle semplici scuse a cittadini e pendolari sarebbero state ben accette, purtroppo nessuno in campagna elettorale ha ritenuto opportuno farle.

Per favore, però, risparmiateci – come invece non ha fatto qualcuno sul suo profilo Facebook – il paternalismo becero di chi suggerisce, a quei poveri diavoli che hanno bucato o distrutto gli ammortizzatori e i cerchioni delle loro auto, di prendere il treno invece di usare l’auto.
Non tutti hanno un lavoro compatibile con gli orari della rete ferroviaria e non tutti possono permettersi il lusso di evitare la Pontina nel loro quotidiano viaggio della speranza verso la Capitale.


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