La Regione stanzia 240 milioni per le persone con disabilità gravissime

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Arrivano i fondi dalla Regione Lazio per i piani sociali di zona, ovvero i programmi speciali che permettono ai Comuni, Asl e associazioni di realizzare interventi sociali mirati. Nello specifico sono 240 milioni di euro per le persone con disabilità gravissima, malati di Alzheimer, famiglie e soggetti che possono essere inseriti in percorsi di vita indipendente.

La novità di questo rifinanziamento è che, per la prima volta, dalla Pisana hanno stabilito di suddividere i fondi in base alle necessità espresse dai territori e non in base a quanto speso precedentemente.

L’investimento copre il triennio 2021-2023 ed è destinato ai distretti socio-sanitari regionali: 190 milioni per il sostegno delle persone con disabilità gravissima e malati di Alzheimer, mentre il resto – già a disposizione – servirà per potenziare i servizi sociali professionali, gli interventi di pronta accoglienza, la permanenza delle persone nel proprio contesto di vita, i servizi di residenzialità per garantire il collegamento con la comunità di riferimento.

Ad essere valorizzati saranno anche i progetti di Vita Indipendente: particolari progetti che puntano a creare le migliori condizioni per aiutare la persona con disabilità complessa a vivere in autonomia. Con i fondi saranno finanziati anche misure a sostegno delle politiche per la famiglia, per assicurare condizioni di vita migliore a bambini e ragazzi i difficoltà, come ad esempio l’affido familiare.

Con gli ulteriori 48 milioni, già a disposizione dei distretti, saranno potenziati i servizi, dando così continuità, tra i vari, al servizio sociale professionale, agli interventi di pronta accoglienza, alla permanenza della persona nel proprio contesto di vita, ai servizi di residenzialità che riproducano il più possibile le condizioni di vita familiare e garantiscano il collegamento con la comunità di riferimento.

“Questo traguardo è il frutto di un iter iniziato ad agosto 2020 – spiega l’assessore Troncarelli –. Ripartendo le risorse sulla base del fabbisogno, riusciamo a permettere un offerta di servizi mirata che risponde al reale bisogno dei cittadini. Il dialogo aperto con i territori ci ha permesso di approvare le nuove linee guida per la programmazione e l’attuazione dei Piani di zona. Un procedimento che abbiamo avviato in piena emergenza sanitaria tramite una proficua concertazione con tutti i soggetti coinvolti e che ha dato vita a una pianificazione pluriennale degli interventi”


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